Primo passo verso Pietralata
La Roma è orgogliosa di aver avviato l’iter per il nuovo stadio a Pietralata. Il Comune è fiero di aver posto le basi per una delle opere pubbliche che sono in cantiere con il sindaco Gualtieri, scrive il Corriere dello Sport. Ieri è cominciato ufficialmente l’iter per il nuovo stadio, che nelle intenzioni della società, potrebbe portare la squadra a giocare almeno una partita entro il 2027, quando si celebrerà il centenario della fondazione. Alle 12 il Ceo della Roma Pietro Berardi – accompagnato dalla consulente Lucia Bernabè e dal responsabile legale del club, Lorenzo Vitali – ha consegnato il dossier di fattibilità tecnico-economico al sindaco
L’incontro, durato circa trenta minuti, si è svolto in Campidoglio e ha visto il passaggio formale delle carte tra la Roma e il Comune, rappresentato dal primo cittadino ma anche dall’assessore allo Sport Alessandro Onorato e dall’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia.
Un clima molto disteso ha segnato i tempi di questa prima tappa di un percorso ancora lungo. Berardi ha spiegato la linea della Roma: “Siamo molto orgogliosi di aver presentato lo studio di fattibilità. Voglio ringraziare il sindaco Gualtieri e il suo team. Hanno fatto un eccellente lavoro ed è un piacere collaborare con una Giunta di questo livello. E’ stato fin qui un bel lavoro di squadra. Oggi abbiamo presentato un’idea di stadio che non sarà solo per i tifosi della Roma, ma per la città. Uno stadio che non sarà aperto e vivo solo per le tre ore della partita, ma che avrà una vita durante tutto l’anno. Questa è stata la prima tappa per la realizzazione dello stadio”.
Lo stadio dei Friedkin non prevede speculazioni edilizie, torri, o business park con centinaia di migliaia di metri cubi di cemento. Non prevede neppure un albergo. Ma solo un parco fruibile per tutti i cittadini, con una forestizzazione, che prevede la piantumazione di 3000 alberi, a carico della società. Da febbraio ad oggi, in solo otto mesi la Roma e il Comune hanno trovato il punto d’incontro tra interessi pubblici e privati, con un investimento da parte degli americani che sfiorerà 450 milioni.
Gualtieri conferma la comunione di intenti con il club: “Ringraziamo la Roma per il rispetto dei tempi, la serietà e anche la qualità dell’interlocuzione che ha avuto finora con i nostri uffici e l’amministrazione, per quello che è con ogni evidenza un investimento di grandissima importanza per tutta la città. Con altrettanta serietà attiveremo immediatamente la conferenza dei servizi per esaminare e valutare questo progetto”.
Proviamo a ipotizzare una road map. Entro la fine del mese se non ci saranno intralci sarà aperta la conferenza dei servizi, che ha 90 giorni di tempo per pronunciarsi sul pubblico interesse. Il progetto della Roma si avvarrà delle agevolazioni della Legge sugli Stadi. Poi ci sarà una seconda conferenza dei servizi decisoria e parallelamente la Roma aprirà una gara pubblica per affidare il progetto dello stadio.
L’intenzione dei Friedkin è realizzare un impianto green ed ecosostenibile, ma al tempo stesso tecnologico. Se tutto filerà liscio entro la fine del 2024 si potrà porre la prima pietra per lo stadio. Da quando è partita l’interlocuzione con il Campidoglio, la Roma ha cambiato la previsione di capienza dello stadio, passando dai 55.000/60.000 spettatori a 60/65.000, questo per rispondere ai requisiti minimi per ospitare una finale di Champions League o di Campionati europei.
Sono state prese in considerazione tutte le criticità, dai possibili ricorsi dei proprietari dei terreni espropriati, in un primo momento destinati allo Sdo, sia alle precauzioni da prendere per l’ospedale Pertini, poco distante dall’area dove sorgerà lo stadio. Saranno previste corsie preferenziali che consentiranno l’afflusso e il deflusso dall’ospedale anche in occasione delle partite. Già si ipotizza che sarà la Toyota, marchio vicino ai Friedkin, a sponsorizzare lo stadio.