Mourinho: “Noi poco considerati. Vinciamo con anima e cuore”
José Mourinho dodicesimo uomo in campo. Ancora una volta. Prende appunti per gran parte del primo tempo che comunica alla squadra all’intervallo e anticipa (di nuovo) il Var sul tocco di mano di Ferrari, scrive Il Messaggero.
È completamente immerso in Samp-Roma e si è trovato davanti il suo amico Stankovic a cui ha dato un bacio in testa nel pre-partita: “Gli ho chiesto se ricordava il gol che ha segnato a Marassi nel 2010 da centrocampo. Gli voglio bene, è un fratello piccolo e sono sicuro che la prossima stagione torneremo qui, perché la Sampdoria non andrà in Serie B”. Parla da vincente José, perché i tre punti con l’ultima in classifica gli hanno garantito il quarto posto in solitaria a una lunghezza dal Milan campione d’Italia.
Tre punti ottenuti senza Dybala, Wijnaldum e Zaniolo, tre punti che forse per lui valgono anche di più, perché sono il segnale che qualcosa sta cambiando nelle dinamiche di squadra: “Abbiamo dimostrato di avere anima e cuore, nonostante siamo scesi in campo giovedì e abbiamo tanti infortunati. È stata una partita di grande intelligenza. Qualcuno la penserà in modo diverso, ma siamo abituati: abbiamo vinto contro l’Inter perché erano scarsi, anche se poi hanno vinto e pareggiato con il Barcellona. Abbiamo perso con l’Atalanta cinica. Si dà poco credito a noi, ma con tutti i problemi che abbiamo vogliamo fare il miglior campionato possibile. Non guardo la classifica perché ci sono squadre dietro di noi che dovrebbero finire davanti per potere, rosa e investimenti”.
Si toglie i sassolini dalla scarpa per ricordare alla squadra che bisogna vincere contro tutto e tutti. E anche la mossa di lasciare Zaniolo in panchina era pianificata per restituire fiducia all’esterno: “Sapevo che sarebbe stato devastante, gli è mancato solo il gol. Gli ultimi 20 minuti li abbiamo controllati”.
Determinante anche Pellegrini che raggiunge le 200 in Serie A: “Le dedico alla mia famiglia che non è solo mia moglie, mamma e papà, ma anche le persone vicine e chi mi hanno sostenuto nel mio percorso, ai miei agenti che sono come una famiglia”. Presenze coronate con un gol pesantissimo su rigore: “Ero sicuro di farlo. A Empoli ho sbagliato anche per la tanta voglia di sbloccarmi. Siamo venuti qui con la voglia di vincere. Ai tifosi dico che non molleremo di un centimetro”.
Paura per la contusione al ginocchio a seguito di un contrasto con Villar: “Ho preso una vecchietta’, che fa sempre molto dolore”. Scintille tra Roma e Lazio dopo alcune dichiarazioni del ds biancoceleste Igli Tare secondo cui la Conference League è un torneo dei perdenti e società come Inter, Roma e Juve tecnicamente fallite: “Non merita nessuna replica”, ha detto Tiago Pinto.