Alessandro Vocalelli: “La Roma deve attaccare il Napoli, non aspettarlo”
Alessandro Vocalelli a Radio Radio: “Con tutto il rispetto per Mourinho, mi sembra più la partita di Spalletti, che torna a Roma, dove ha fatto bene. Il personaggio di questa partita è lui. La partita si gioca sugli esterni, anche secondo me. Bisogna capire se attaccare il Napoli è una buona idea, ma credo che la Roma deve giocare la partita. Con Zaniolo, Abraham, Pellegrini eccetera ci può provare”.
Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Oggi leggendo l’intervista di Sabatini mi chiedo come sia possibile che un personaggio del genere sia stato dentro la Roma. Spalletti ha vinto poco in carriera, e viene esaltato. Lui è uno che fa giocare bene delle squadre di media-alta fascia ma non è un grande allenatore”.
Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “La Roma ha la fortuna di avere alla guida un gruppo solido. Lo stadio della Roma a Pietralata sembrerebbe più fattibile rispetto a Tor di Valle. Spalletti? Alla fine vanno in campo i giocatori. La Roma ha tutto da guadagnare e il Napoli ha qualcosa da perdere. Non è una partita decisiva. La Roma ha una grande possibilità, perché nessuno pretende che i giallorossi devono vincere. Alla fine della scorsa stagione erano più felici i tifosi della Roma perché avevano vinto la coppa, non quelli del Napoli. La Roma è capace di alzare il suo livello in una singola partita, piuttosto che farlo per 10 gare di fila”.
Stefano Agresti a Radio Radio: “Spalletti è un allenatore straordinario, quasi geniale dal punto di vista tattico, e invece spesso è estremamente deludente nella gestione dei momenti decisivi. Ha fatto meno di quello che avrebbe potuto nella carriera, ha spesso faticato a gestire degli ambienti: all’Inter ha litigato con Icardi, alla Roma con Totti… Ora può essere che a Napoli abbia trovato una situazione diversa. Il limite di Spalletti non è tattico, ma caratteriale. Non credo che il Napoli dell’anno scorso fosse inferiore al Milan, eppure ha perso lo scudetto”.
Francesca Ferrazza a Centro Suono Sport: “Mourinho è l’allenatore migliore per la Roma. Tra lui e Spalletti ci sono delle differenze, ma questa esaltazione per il tecnico toscano mi sembra eccessiva. Secondo me rimarrà alla storia il lavoro che sta facendo Mourinho, che ha riportato un trofeo, europeo, a Roma dopo tanti anni. A me infastidisce che venga sminuito il lavoro di Mourinho. Mentre Spalletti rimane il santone a prescindere dai risultati”.
David Rossi a Rete Sport: “Per la Roma domenica c’è la grande occasione di fare un upgrade importante. Ieri facevo un po’ di conti: 22 punti dopo 10 partite vuol dire una proiezione di 82-83 punti finali. Che detta così sembra facile, ma fino ad ora hai fatto 7 vittorie su 10 partite, che è tanta roba e non sarà facile tenere questo ritmo. E’ vero che hai giocato 6 partite fuori casa, e questo ti può aiutare. Non so se con 83 punti sia garanzia del quarto posto, ma c’è una buonissima possibilità… La Roma fino a ora ha fatto un percorso ottimo in campionato, e non a caso ha dietro squadre come Inter, Juventus e Lazio… Se poi entriamo nell’analisi delle prestazioni, c’è chi dice che facciamo schifo e chi ti dice che se ne frega, che l’unica cosa che conta è vincere, due estremi che non mi trovano d’accordo…”
Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Se prendi le due squadre, il Napoli si fa preferire alla Roma. Servirà una Roma migliore rispetto a quella vista contro Inter e Atalanta. Bisogna capire cosa proporrà il Napoli che al momento gioca meglio di tutti e arriva ai risultati”.
Piero Torri a Tele Radio Stereo: “Kvaratskhelia mi ricorda George Best. Contro il Napoli magari mi snaturerei, ma la Roma non deve far giocare assolutamente il georgiano e Lobotka”.
Gianluca Piacentini a Rete Sport: “Matic rischia di non giocare nemmeno contro il Napoli, perchè penso che Mourinho possa riconfermare la formazione che ha giocato contro la Samp. Magari sugli esterni può tornare Karsdorp, e a sinistra immagino Spinazzola. La Roma deve giocare quella partita per vincere, non è il momento di fare calcoli, di pensare al punto, la Roma giocherà per vincerla e per farlo Mou credo che riproporrà lo stesso modulo…”
Massimo Cecchini a Radio Radio: “Mi intriga il ritorno di Spalletti a Roma, sono affascinato da una persona così tanto amata, e che con la stessa forza viene fischiato. Zaniolo? Credo che giocherà titolare, ma mancano diversi giorni, sono situazioni che possono cambiare a seconda del piano tattico. Me lo aspetto in campo per le caratteristiche del Napoli. Con le praterie davanti, è un giocatore che può far male”.
Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Noi con questo nuovo corso dei Friedkin abbiamo assistito ad un entusiasmo senza precedenti. Tutto questo ad alcune categorie dà fastidio. La Roma ha preso uno degli allenatori più forti del mondo. Una cosa del genere non succedeva dai tempi di Capello”.
Marco Corallo a Tele Radio Stereo: “Sono ottimista per la sfida di domenica. Magari sbaglierò ma la Roma mi sembra squadra e l’aspetto più importante col Napoli sarà proprio questo. Conoscendo un po’ Spalletti non credo che sarà Osimhen l’attaccante contro Smalling, magari più Raspadori”.
Max Palombella a PlayRoma: “Lo stadio sarà motivo di svolta sia per la città sia per la Roma, in cui vedo un progetto serio con degli step già raggiunti. Da qui alla pausa ci aspetteranno delle partite difficili, ma oltre ai 6 punti in Europa League, penso a Roma-Napoli come una gara equilibrata. Sarà importante giocare con due attaccanti, e molto passerà per Zaniolo che ci potrà dare l’intensità giusta sia nelle ripartenze che nel recupero palla”.
Andrea Pugliese a Rete Sport: “Io domenica mi aspetto Zaniolo in campo per due motivi: vederlo per la seconda volta in panchina aprirebbe scenari indesiderati. E poi questa volta lui può essere più utile dall’inizio che non a partita in corso. Il Napoli, a differenza della Samp, ti lascia dello spazio per attaccare e lui è uno che ti fa male negli spazi… Mou senza Dybala ha capito che doveva cambiare modulo, che aveva bisogno di più densità, e c’è stata questa virata che dà maggior compattezza alla squadra. Cristante? Mou ha dimostrato che non lo tirerà fuori mai, lui è il perno del centrocampo…”
Gianni Visnadi a Radio Radio: “Spalletti sottovalutato? L’albo d’oro parla chiaro, non ha mai vinto uno scudetto in Italia e di questo va tenuto conto. Io sono convinto che sia molto bravo, ma a quanto pare a lui o alle sue squadre è sempre mancato qualcosa. Mourinho dal punto di vista tecnico è un po’ sopravvalutato, ma ha quella capacità che ha di farsi seguire dai calciatori che va oltre. Non mi pare che ci sia un altro allenatore che suscita nel gruppo quello che suscita Mourinho, e questo è un merito”.
Mario Sconcerti a Tele Radio Stereo: “Quella di domenica è una partita “alla Mourinho”, credo che contro il Napoli il portoghese si inventerà qualcosa delle sue, come quando a Milano giocò con i 3 attaccanti e Dybala centravanti”.
Luigi Ferrajolo a Radio Radio: “Roma-Napoli la sfida tra il bello e l’utile. Il Napoli è il bello del campionato, la Roma mi sembra l’utile. Uno chiederebbe a chi fa un bel calcio di essere anche utile, e il contrario. Sono due allenatori protagonisti che interpretano il calcio in maniera diversa”.
Massimiliano Magni a Rete Sport: “Da queste parti si pensava che se fosse arrivato Dybala, sarebbe andato via Zaniolo. Quando è arrivato Dybala e Zaniolo è rimasto, ci si chiedeva se Nicolò avrebbe giocato titolare. E invece fino a quando c’è stato Dybala, Zaniolo ha giocato sempre. E quand’è che non ha giocato? Quando è mancato Dybala… Il centrocampo per domenica? Secondo me nel 3-5-2 è più regista Matic che Cristante, il Napoli è diverso dalla Samp, se lo metti sottopressione lui ti sbaglia 5 passaggi su sei… Io farei giocare Matic al centro, con Cristante e Pellegrini mezzali…”
Furio Focolari a Radio Radio: “Il Napoli con più pressione domenica? Intanto la partita sarà comunque equilibrata a prescindere, ma effettivamente il Napoli ha delle pressioni in più perchè rischia di vedersi la Roma a un punto e l’Atalanta davanti. Ma fino a ora il Napoli ha sempre giocato meglio della Roma, e non ha mai perso. Da questo punto di vista il pronostico pende a favore del Napoli. Le parole di Sabatini? Ho una grande stima per lui, è una vergogna che uno come lui sia fuori dal calcio. Su quello che dice sono d’accordo, Mou ha un carisma tale che fa paura. Se ci fosse stato Dybala, avrei pensato allo scontro con il georgiano, e in questo momento non mi sento di accostare nessuno della Roma a Kvaratskhelia. Mourinho ha vinto, Spalletti poco o niente. Tecnicamente sappiamo però che Spalletti è un fenomeno dal punto di vista tattico”.
Mimmo Ferretti a Tele Radio Stereo: “Spalletti è un genio del calcio che ogni tanto si perde alla ricerca di nemici per difendere la propria squadra. E’ un ragionamento che fanno spesso gli allenatori, alcuni lo sanno fare bene e altri meno, e lui è uno che non lo sa fare e infatti spesso ci casca nel non saper reggere la pressione e il confronto. Stavolta il Napoli avrà di fronte una squadra particolare, che sta ritrovando delle certezze. Io penso che Mou stia preparando qualcosa, mi immagino Camara in marcatura su Lobotka…”
Nando Orsi a Radio Radio: “La Roma secondo me ha come obiettivo quello di vincere lo scudetto. Questa sarà la partita chiave del campionato. Io non sono d’accordo con Mourinho quando parla di ricchi o poveri. La Roma vince le partite anche se non piace come gioca. Ha fatto un mercato ben preciso, e nonostante le assenze, non deve avere meno responsabilità. Deve andare a prendersi il Napoli”.
Mario Corsi a Centro Suono Sport: “Certo che c’è un rumore dei nemici…tutti contro. E’ il Napoli stellare di Spalletti contro la Roma operaia e incapace di giocare di Mourinho. Spalletti è la luce, è veramente incredibile sta storia… Non sarà facile battere il Napoli, ma pagherei veramente di tutto pur di battere il Napoli. E non per il Napoli, per me sarebbe bello perchè c’è una guerra in atto contro Mourinho. C’è un’esaltazione totale di Spalletti e non per osannare Spalletti, è per ammazzare Mourinho. Io nella mia vita non ho idoli, per me Mourinho non è un idolo, gli idoli non esistono. Esistono persone che si portano dietro un curriculum, una storia che li rappresenta. Mourinho significa vittoria, vincere, perchè l’ha fatto. E appena arrivato qui, in una città dove si vince poco o niente, ha vinto subito. Punto…”