Mancini: “Mondiale? Voglio la rivincita. I giovani crescono se giocano”
Dopo le amichevoli disputate con Albania e Austria, il ct dell’Italia Roberto Mancini è tornato a parlare a Il Corriere della Sera della delusione per la mancata qualificazione degli azzurri al Mondiale in Qatar, in cui dedica un pensiero anche sui giovani citando anche Nicolò Zaniolo. Queste alcune sue dichiarazioni: “Sono rimasto perché voglio prendermi una rivincita, ma adesso non possiamo allungare così tanto lo sguardo. Il Mondiale del 2026 è troppo lontano. Pensiamo alle finali di Nations League che non vanno sottovalutate e alle qualificazioni all’Europeo 2024 in cui vogliamo difendere bene il titolo”.
Però sostiene che i campioni d’Europa dovrebbero essere ammessi di diritto?
“Non solo i campioni d’Europa, ma quelli di tutti i Continenti. Lo dico nell’interesse del calcio e dello stesso Mo diale. Così come dovrebbe essere certo di poter partecipare chi ha vinto l’edizione precedente: prima era così, adesso non più. Non sempre il calcio prende decisioni giuste per se stesso”.
Come nasce la nuova Italia?
“Ci sono tanti giovani e rispetto allo scorso ciclo servirà più tempo per metterla insieme e farne una squadra. Ma ho buone sensazioni”.
Ha chiamato Zaniolo quando non aveva ancora esordito in serie A, ora ha scelto Pafundi che ha solo 16 anni…
“Se uno è bravo a quell’età può giocare in A. L’ho fatto io, lo può fare Pafundi che ha qualità enormi: certo, deve essere serio e non perdersi per strada”.
Da Raspadori sino a Scamacca senza dimenticare Pinamonti e Pellegri, i giovani centravanti crescono. C’è luce dietro Immobile…
“I giovani crescono se giocano, ma soprattutto se vanno in squadre di vertice che fanno la Champions. Perché così alzano l’asticella e imparano a non accontentarsi”.
Ben 52 giorni di sosta. Come ripartirà il campionato?
“Credo che la lunga pausa possa favorire chi insegue. Il Milan sta andando bene, la Juve si è ripresa, ma io considero l’Inter molto forte, la rivale più pericolosa del Napoli. Spalletti ha un grande vantaggio, meritato: la sua squadra gioca un calcio bello e vincente. Penso che il mese di gennaio sarà decisivo per tutte e ci aiuterà a capire molte cose”.