Paolo Assogna: “Wijnaldum mi ha dato l’impressione di stare bene”
Paolo Assogna a Tele Radio Stereo: “Le sensazioni su Dybala sono buone, ma aspettiamo domani. Se l’allenamento darà una risposta positiva, Mourinho potrebbe pensare di mandarlo in campo dal primo minuto. Abraham vuole giocare a tutti i costi, ma deciderà il medico. Wijnaldum mi ha dato l’impressione di stare bene”.
Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Vedo la Roma una squadra concentrata, u gruppo granitico che segue il suo condottiero. Sono fiducioso per giovedì anche se non sarà facile. Ci vorrà l’ambiente giusto allo stadio con il pubblico che deve trascinare la squadra”.
Ciccio Graziani a Rete Sport: “Giovedì spero di rivedere lo spirito di sacrificio. Serve una Roma garibaldina, che aggredisca di più l’avversario. Devi vincere, e devi privilegiare la fase offensiva, cosa che non sempre ti è riuscita bene… Belotti? Gli serve qualche gol in più per sbloccarlo, ma lui è uno che dà tutto in campo e questo alla gente piace. Solbakken? Contro di noi ci aveva messo in grande difficoltà. Si deve solo adattare, capire un po’ di cose, e avere la fiducia. Intanto ha fatto un gol straordinario, intuendo la giocata di Spinazzola. Questo è giocatore di calcio, a me piace anche come gioca la palla, come lotta, come aspetto fisico. Poi quanto lo veda l’allenatore, non lo so. Ma mi è sembrato una seconda punta seria, di quelle che sanno giocare al calcio…”
Daniele Lo Monaco a Radio Romanista: “La scelta della dirigenza di fare un passo indietro rispetto a Mourinho mi sembra intelligente. Perchè sei metti sul piano di Mou, e sei il presidente o il direttore sportivo, sei sempre perdente…”
Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Speriamo che Friedkin e Mourinho si parlino prima che lo faccia Campos. Probabilmente parleranno a fine stagione ma per Mourinho sarà tardi. In un momento di terremoto calcistico a livello di panchine, Mourinho fa gola. Lui però vuole restare alla Roma ma non a queste condizioni”.
Federico Niisi a Tele Radio Stereo: “La decisione su Dybala in vista del Salisburgo sarà presa da Mourinho, e credo si vada verso la panchina, mentre per quanto riguarda Abraham sarà il giocatore a dover dire come si sente con la maschera. Penso che convenga partire con El Shaarawy titolare, per poi far entrare Dybala”.
Gianluca Lengua a Radio Radio: “La domanda da farsi è: cosa vuole sapere Mourinho dai Friedkin che Pinto non gli può dire? In nessuna azienda il presidente parla con i propri dipendenti. E’ lecito che ci voglia parlare ma è altrettanto lecito che il presidente gli dica di parlare con i dirigenti. Mourinho conosce i problemi finanziari della Roma, ma vuole sapere se c’è possibilità di fare mercato oltre i paletti dell’Uefa. A Mourinho è stato promesso altro, le cose sono cambiate ma vorrebbe sentire da loro se ci sono margini per recuperare quello che era stato pattuito al suo arrivo”.
Paolo Cento a Rete Sport: “Se rinnoverei il contratto di El Shaarawy? Assolutamente sì. Mi pare che in quest’ultima stagione stia meglio che in passato. Tecnicamente è uno dei più dotati della Roma dopo Dybala. Dal punto di vista tattico è un calciatore completo, può giocare avanzato ma a sa anche coprire. In una rosa della Roma di questo livello secondo me fa sempre la sua parte… Mou-Friedkin? Difficile capire, c’è grande riserbo. Penso che ci sia tutto il tempo per parlarne, molto dipenderà dai risultati. Ma io penso che si parleranno nelle prossime settimane. Rimarrei sorpreso se un rapporto così importante, che io giudico positivo, si interrompesse perchè non si comunica…rimarrei abbastanza sorpreso…”
Riccardo Trevisani a Tele Radio Stereo: “I punti sotto la palpebra non sono una cosa bella. Sono molto fastidiosi, così come anche indossare la maschera. Non so se Abraham sia in grado di fare una partita di grande livello, che è ciò che servirà alla Roma. Pellegrini gioca al 100% contro il Salisburgo, Abraham e Dybala invece sono a forte rischio”.
Francesca Ferrazza a Centro Suono Sport: “Mourinho chiede di avere pieni poteri, convinto del fatto di averne già, perchè lui è un allenatore-manager. Ma vorrebbe che gli venisse riconosciuto di fatto, e questo è un aspetto che porterebbe di certo sul tavolo di confronto con i Friedkin. Ieri l’allenatore era presente al Tre Fontane per vedere la partita della Primavera, chi era lì lo ha descritto come particolarmente coinvolto. Lui rivendica di essere il valorizzatore di questi giovani. Nelle ultime ore è riuscita la possibilità dell’Inter per Mourinho, non la escludo, ma è molto timida, molto blanda. Secondo me Mourinho un’offerta vera di una big al momento non ce l’ha…”
Alessandro Vocalelli a Radio Radio: “La Roma non meritava di perdere a Salisburgo. Non ha dominato la partita ma l’ha gestita, ha dimostrato di essere più forte. Mourinho non può decidere da solo chi è il suo interlocutore. Inammissibile che sia lui a giudicare l’operato della società, si stanno invertendo i ruoli”.
Mimmo Ferretti a Tele Radio Stereo: “Col Salisburgo sarà una partita dove servirà il massimo sforzo di tutti. E’ una gara dove non puoi tirarti indietro, è troppo importante, e ti serve gente di qualità. Giovedì ci sarà bisogno di una partita diversa, la Roma sarà chiamata a fare il match, cosa che non le riesce con scioltezza. Dall’altra parte il Salisburgo di solito comanda la partita, anche perchè nel loro campionato sono abituati a dominare: sarà in grado di fare una partita tattica diversa?…”
Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Secondo me il tema non è stabilire da quanto non si parlano, ma capire quando si parleranno per stabilire i programmi della prossima stagione. MI auguro che lo facciano prima rispetto a qualche altra società. Capisco l’approccio dei Friedkin che va rispettato un contratto di 3 anni, ma non si possono ignorare le posizioni di Mourinho”.
Luigi Ferrajolo a Radio Radio: “Mi aspettavo di più dal Salisburgo. Se è quello visto all’andata, la Roma è molto superiore. La Roma però fa gol con molta difficoltà. La società vuole parlare con Mourinho dopo che sono stati raggiunti determinati obiettivi anche perché c’è un contratto di un altro anno”.
Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Non è possibile che Mourinho e Friedkin non si parlino da mesi. Sulla storia del Portogallo, è stato chiarito subito che per i Friedkin non c’era la possibilità di un doppio incarico. Il problema è che non hanno parlato di quello che voleva Mourinho”.
Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Uno come Mourinho dovunque va ha comunque un’incidenza superiore al ruolo che occupa. Conosce il mercato, i procuratori ed è un martello pneumatico quando bisogna rafforzare la squadra. Non ho mai avuto l’impressione di un depotenziamento di Tiago Pinto. Mi sembra un dirigente che ha un rapporto solido con la società. Poi i conti si faranno a fine stagione. Il secondo posto sarebbe un risultato straordinario, arrivare quarti sarebbe un grande risultato. La fine dell’anonimato e della mediocrità negli ultimi campionati. Rivedere la Roma tra le prime quattro sarebbe una buona svolta e tutti si dovrebbero dividere i meriti”.
Stefano Agresti a Radio Radio: “Non penso che Mourinho sia stato un grande nei confronti dei tifosi. Quando ti relazioni con un pubblico che ha fatto 23 sold out, e saranno 24 contro il Salisburgo, se vogliono fischiare possono farlo. Quante volte la Roma di Mourinho ha fatto divertire i tifosi? Devi ringraziare sempre questo pubblico”.
Furio Focolari a Radio Radio: “La Roma ha la possibilità di passare con il Salisburgo al 55-60%, anche se ha perso all’andata. Mourinho ha chiamato la squadra a raccolta dopo il Verona, una manovra di marketing. Ha criticato una parte dei tifosi e lui troverà tutto il tifo dalla sua parte. Credo che la Roma, spinta dal continuo sold out, passerà il turno”.
Mario Corsi a Centro Suono Sport: “Giovedì allo stadio nessuno fischierà la Roma, a meno che non perda e venga eliminata. Se non possiamo più esprimerci nemmeno allo stadio, è finita. Io voglio fischiare, voglio dire “bravo” se uno è bravo, e dire “che pippa” se è una pippa… La cosa importante ora è battere il Salisburgo, penso che la squadra sia bella fomentata. I ragazzi non devono leggere i giornali o sentire le parole di Mou in conferenza. Questo è un gruppo veramente forte: sentirsi dire ogni volta che è una squadra scarsissima ogni giorno che passa butterebbe giù un po’ tutti, e invece questa è squadra sorretta solo da Mou. E’ clamoroso. Qua non ci sono leader, solo lui. Lui avendo visto una squadra fragile, che non ha leader in campo, ha usato bastone e carota. Anche se alla fine usa solo bastone: quando ieri fa il caruccio parlando del gruppo e dei sacrifici, in realtà li sfonda dicendo che non ha giocatori…”