Federico Niisi: “La vittoria di ieri porta il nome di Mourinho”
Federico Niisi a Tele Radio Stereo: “Mourinho è ‘special’ anche nel trovare la formula giusta per interpretare le partite. La sconfitta di Cremona non mi va giù, il calcio è legato agli episodi. La vittoria di ieri è importantissima, soprattutto contro una squadra forte come la Juventus. Ieri la Roma era ad un bivio, se avesse perso sarebbe stata una caduta tremenda. La vittoria porta il nome di Mourinho”.
David Rossi a Rete Sport: “La Roma di nuovo nelle prime quattro, e questo è molto importante. La prestazione offerta è stata molto intensa. Doveva essere una partita molto tattica, e lo è stata. Dybala non ha rubato l’occhio, non sta attraversando un momento straordinario, lo vedo un po’ in difficoltà in alcune giocate, che per lui sarebbero la normalità…”
Piero Torri a Tele Radio Stereo: “Già dalla formazione si capiva che Mourinho non volesse perdere. Ha fatto mosse tecnicamente raffinate, come mettere Pellegrini in mezzo per sottrarre l’argentino a Bremer. I tifosi della Juventus che si sono risentiti per l’esultanza di Dybala, dovrebbero rivordarsi come è stato trattato a Torino. Ieri la Roma ha trovato il gol con la formazione più difensiva e mantenuto il vantaggio con quella più offensiva. Sono tre punti straordinari e bisogna spendere parole di merito per Rui Patricio che ha salvato la partita, Ibanez e Mancini”.
Gianluca Lengua a Radio Radio: “Dybala ieri è stato sacrificato, non ha fatto una prestazione fantastica, ma ci ha provato. Non era la partita per lui, ma sono convinto che quando tornerà sulla trequarti farà meglio. Ieri Mourinho ha detto una cosa che mi ha colpito, ossia che partite come quelle di Cremona sono nel DNA del club. Ha fotografato perfettamente la Roma”.
Gianluca Piacentini a Rete Sport: “Il disegno tattico di Mou era chiaro, voleva rinforzare il centrocampo, limitare l’azione della Juve per un’oretta di gioco e poi giocarsela nell’ultima mezz’ora mettendo gli attaccanti. E’ stata una bella Roma, non voglio sentire parlare di sofismi o di estetica. Su Pellegrini si passa da un eccesso all’altro, dal “non può giocare a calcio” a “è il nostro giocatore più forte“. Evidentemente non è né l’una nell’altra cosa. Ieri ha fatto una buona partita, da 6,5 o 7, ma non è stato tra i migliori in campo. Ieri Matic fa un primo tempo stratosferico, poi paga e nel finale cala. Mi sento come Mou dopo la vittoria di ieri: aumenta il rammarico per la mancata vittoria di Cremona. La Roma ha perso una grande occasione, anche alla luce di quanto succede in campionato…”
Franco Melli a Radio Radio: “Mourinho ha messo in campo una squadra particolare, senza attaccanti di ruolo. La sua presenza in panchina è stata importante e ha determinato il risultato”.
Alessandro Vocalelli a Radio Radio: “La risposta di Sarri non implica cattiveria, è innegabile che la carriera di Mourinho abbia un peso nelle decisioni che vengono prese in merito. Nel confronto tra Allegri e Mourinho di ieri, esce vincente Mourinho. Dybala non mi è piaciuto ieri, la giustificazione è quella che la Roma ha giocato prettamente in fase difensiva e ovviamente è andato in difficoltà”.
Luigi Ferrajolo a Radio Radio: “Dybala ieri è stato sacrificato per un calcio che non prevede una fase d’attacco, Bove sarebbe stato più congeniale. Caparbiamente ha cercato un paio di volte di pendere il pallone, arrivare a limite e tirare, ma non era la partita per lui”.
Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Mi è piaciuto ascoltare Mourinho ieri sera, ha testimoniato che tipo di Roma è entrata in campo ieri. Il gol di Mancini ha riportato in campo la Roma del Salisburgo, prima era in sofferenza. Ieri Mourinho ha detto una cosa che ha smentito le persone che lo attaccano: ha elogiato la squadra quando il merito della vittoria è suo. Ha giocato con 2 punte quando si doveva difendere, è andato contromano sull’autostrada. La Roma è stata passiva, ha stancato la Juventus e ha colpito al momento giusto”.
Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “La vittoria di ieri è la più importante del campionato, ieri ha giocato anche meglio che col Salisburgo. È stata sempre sul pezzo e ha gestito gli spazi facendo una partita quasi perfetta. Hai vinto con una squadra che ha la rosa migliore del campionato e la vittoria è di Mourinho. Voglio fare un applauso particolare a Mancini che è in crescita e a Matic che è imprescindibile. La formazione di Mourinho è stata perfetta, lui riesce a trovare il bando nella matassa in questo genere di partita”.
Mimmo Ferretti a Tele Radio Stereo: “Partita complicata, ma alla fine la Roma l’ha vinto e punto. La Juve ha preso tre pali? Ma magari ne prendevano altri 5, sarebbe stato meraviglioso. Se la Roma è in quella posizione di classifica qualcosa di buono l’ha fatto, e avanti così. Io ho deciso di non guardare la classifica fino a Roma-Sampdoria, non è il caso di guardarla domenica dopo domenica. Intanto mi godo la vittoria, la partecipazione dello stadio, e una squadra che è riuscita a portare a casa i tre punti. Partita molto strana, la Roma che parte senza attaccanti di ruolo e poi per difendere il risultato gioca con due attaccanti… Rui Patricio il migliore in campo? E meno male che ha cominciato a parare qualcosa…”
Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Quando ho visto l formazione sono rimasto sorpreso ma non sconcertato. L’ho vista come una mossa conservativa per ridimensionare la capacità della Juve di trovare le punte. È un capolavoro tattico, nel primo tempo la Roma ha disattivato la Juve e appena ha colpito col gol straordinario di Mancini, ha tenuto botte. È vero che la Juve ha creato, ma sarebbe stato strano non farlo con una rosa del genere. Condivido lo stato d’animo di Mourinho: non ho digerito la sconfitta di Cremona”.
Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “La Juventus ha preso tre pali, ma la Roma non ha assolutamente rubato la vittoria. È stato un successo simbolo per questa squadra per come ha gestito il minutaggio nel secondo tempo. Giocare contro la Roma è complicato, non è il mio modello calcistico ma questo metodo porta vantaggi”.
Stefano Agresti a Radio Radio: “Mourinho tatticamente se l’è giocata in modo prudente all’inizio. Non si fida dei due centravanti e non ha premesso alla Juve di costruire. Era pericoloso affrontarla a viso aperto. Poi è stato fortunato perché Mancini ha indovinato quel tiro”.
Andrea Pugliese a Rete Sport: “Una vittoria importante, di cuore. Una vittoria Mourinhana, anche fortunata per i tre pali, ma chissene frega, anzi è più bella anche per questo. Quando vinci con Lazio e Juve con un pizzico di fortuna è ancora più bello, perchè così li vedi avvelanarsi… Sono contento che abbia segnato Mancini, incredulo, quel gol non gli appartiene ma fa parte dell’epica della partita di ieri. Con quei tre punti Cremona la Roma ora sarebbe seconda e il campionato sarebbe addirittura straordinario, ma resta comunque eccellente. Zalewski? Io temo che possa fare la fine di Florenzi, che lo mettevano dappertutto e non si è specializzato in niente…”
Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Partita difficile, affrontata nel modo giusto. Tre punti importanti per continuare a credere nella zona Champions. Partita dura, tosta come prevedibile. La notizia è che la Roma ha avuto un portiere che ha parato”.
Nando Orsi a Radio Radio: “La Roma ha meritato la vittoria e raggiunge una posizione che per me è quasi d’obbligo per una rosa così. Mancano ancora le soluzioni offensive, non tira mai in porta, e questo va migliorato. Sul gol, Szczesny poteva fare un passo in più e parare. Il migliore della Roma? Rui Patricio”.
Paolo Cento a Rete Sport: “Ieri Mourinho gliel’ha incartata ad Allegri, ha vinto tatticamente anche rischiando a inizio partita, e poi con i cambi, chiudendo la partita con due punte. Wijnaldum? Se lo guardo dalla tribuna, è la nota negativa della serata, giocatore molto lontano dalla forma, ma è comprensibile. Mou alla fine ha avuto ragione, però quello è l’unico punto interrogativo della partita di ieri. Zalewski? Se Mou lo manda in campo è perchè gli va bene anche così. Se lo fa giocare sempre titolare, vuol dire che pensa possa essere decisivo. Lui si sta affermando da giocatore di serie A, e per la Roma è un grande guadagno, sia da un punto di vista tecnico, che dal punto di vista patrimoniale della società…”
Mario Mattioli a Radio Radio: “Partita decisa dal tiro della domenica, con un ritardo di Rabiot a chiudere su Mancini. Il pareggio era forse il risultato più giusto visti i pali della Juve”.
Giulia Mizzoni a Tele Radio Stereo: “Pellegrini ha fatto quello che è stato richiesto a tutti e anche ai giocatori di più qualità. Ieri sera aveva quel compito di mettere ‘garra’, di rubare palloni e di giocare sporco e lo ha interpretato al meglio”.
Mario Corsi a Centro Suono Sport: “Mourinho sta navigando in acque tempestose, con una nave che a volte gli risponde e a volte meno, ma lui la nave la porta a destinazione. Bisogna stargli appresso a questo allenatore, la società deve farlo rimanere, l’unica cosa che deve essere sicura in questa Roma è l’allenatore, più tre o quattro giocatori. Per il resto, per poter vincere qualcosa andrà cambiato. Ieri hanno giocato tutti bene, un pubblico meraviglioso. Poi c’è chi ha giocato meglio, come Mancini e Rui Patricio, e chi ha giocato peggio. Bisogna ringraziare i giocatori, ma soprattutto Mourinho. Io insisto, secondo me questo è un miracolo di Mourinho, senza nulla togliere ai calciatori…”
Gianni Visnadi a Radio Radio: “Partita veramente avara dal punto di vista dello spettacolo. Come momento della partita c’è sicuramente il gol di Mancini opposto ai pali della Juve. Per una volta il corto muso è stata dall’altra parte, per una volta la Juve non ha avuto fortuna e ha pagato tutto insieme. Ieri Mourinho ha avuto molto più fortuna di Allegri. Rui Patricio è stato salvato dai pali. La Roma ha vinto una partita importante senza fare molto di più di altre volte…Mourinho è un po’ superbo per come gestisce la comunicazione, ma anche per come ha mandato in campo ieri la squadra. Dybala è stato un naufrago lì davanti, e Pellegrini e Wijnaldum non hanno reso per quello che ci aspettava. Ma magari per Mou, nella sua superbia, andava bene così. Resta che la Roma ha vinto, e la sua mossa viene applaudita come è giusto che sia. Ma la Roma ha vinto perchè ha giocato così, o perchè la Juve ha preso tre pali?…”