“Noi contro tutti”
Nella testa soltanto l’Europa. Un appuntamento con la storia, un’opportunità di relagarsi un altro trofeo internazionale (e la Champions League), un percorso da chiudere (forse) in bellezza con chi ha saputo e sa soltanto vincere, scrive Lorenzo Pes su Il Tempo. La sconfitta contro l’Inter abbatte quasi tutte le residue speranze della Roma di raggiungere uno dei primi quattro posti che significherebbero accesso diretto alla prossima Champions. Cinque punti in quattro giornate (che potrebbero essere tre se la Juve dovesse subire penalizzazioni) e tre squadre davanti in classifica rendono complicatissima, se non impossibile, la missione giallorossa. Anche e soprattutto perché questa settimana torna l’Europa, e la doppia sfida al Bayer Leverkusen dell’ 11 e del 18 maggio diventa di diritto l’unica (splendida) ragione che può dare lustro a questa stagione. Mourinho lo sa, probabilmente già dal gol di Saelemaekers all’ultimo respiro che ha tolto due punti alla sua Roma andata poi a Monza con i calciatori contati, così come contati erano sabato contro l’Inter. E allora lo Special One ha cominciato a preparare la semifinale dal post patita in Brianza. Attaccando tutto e tutti e facendo quadrato attorno al suo gruppo. «Noi, da soli, contro tutti» un motto che ha fatto grande la carriera del portoghese e che oggi più che mai regna sovrano a Trigoria. Concetto ribadito con i gesti e le parole al fischio finale del match con i nerazzurri: Mourinho al centro del cerchio giallorosso con i suoi ragazzi. Tutti uniti verso il Bayer, poi il ringraziamento al pubblico. Mourinho, di certo, è pronto. La missione è trascinarsi dietro i calciatori come veri e propri adepti per tentare l’impresa. Tutti uniti, ora più che mai, Mourinho guida, Pellegrini e Dybala (come da post social rispondono): la Roma vuole esserci, fino alla fine.