Angelo Mangiante: “Domenica inizia il vero campionato della Roma”
Augusto Ciardi a Tele Radio Stereo: “Mi aspetto che giochi Bove a centrocampo, a destra ripartirei da Kristensen. Frattesi? Anche in questo momento continuo a pensare che non sia uno da prendere a più di 20 milioni”.
David Rossi a Rete Sport: “Io credo che chi non lavorerà oggi e domani con il gruppo, non sarà abile e arruolato per domenica… Pellegrini? Mi sembra che sia più no che sì, mentre su Mancini c’è qualche dubbio. Ndicka? Bisogna ragionare anche sul fatto che dopo domenica c’è la coppa giovedì, per cui io mi aspetto che almeno una delle due partite il francese la giochi…Non posso pensare che Celik possa giocare fuori ruolo come braccetto di destra, già fatica nel suo ruolo…”
Federico Nisii Tele Radio Stereo: “Roma-Empoli, già alla quarta giornata, è decisiva. Nelle prossime sei partite, la Roma può permettersi di perderne solo una per stare nella parte sinistra della classifica”.
Franco Melli a Radio Radio: “Mourinho credo che rimarrà perché i tifosi vogliono questo. Se dovesse andar via sarà traumatico. Anche con l’arrivo del successore, si penserà sempre a Mourinho”.
Lorenzo Pes a Tele Radio Stereo: “Oggi è il giorno del ritorno in gruppo per Dybala, lui clinicamente è sempre stato bene, non ha avuto lesioni ma un affaticamento. Poi con lo staff ha preferito fare un allenamento mirato per tornare al meglio, è stata fatta una scelta precisa. Lukaku sta bene, la diffidenza iniziale è stata dissipata dalle sue prove in nazionale… Esterni? Al momento do Kristensen e Spinazzola in leggero vantaggio su Karsdorp ed El Shaarawy… Se Sanches sta anche all’80%, Mourinho lo metterà in campo perchè è l’unico che ti può dare qualcosa di diverso in quel ruolo…”
Luigi Ferrajolo a Radio Radio: “Dybala è di cristallo. Quella con l’Empoli dovrebbe essere una partita banale, ma non lo sarà perché la Roma ha fatto tanti disastri e ha diverse colpe. È una partita che diventa delicata. Dopo tre anni, non tutti i tifosi sono con Mourinho, perché ci si aspetta qualcosa in più. Se non ci sarà un colpo d’ala clamoroso, Mourinho andrà da un’altra parte e la Roma prenderà un altro allenatore. Pochi allenatori restano più di tre anni”.
Alessio Nardo a Tele Radio Stereo: “Sulle fasce i ballottaggi sono sempre apertissimi, ne hai tre da una parte e tre dall’altra. Teoricamente in campionato Kristensen dovrebbe essere favorito, visto che è stato escluso dalla lista Uefa. Ma il terzino danese quanto ha la fiducia di Mourinho? Secondo me dovremo vederlo un po’ prima di dare un giudizio definitivo sul ragazzo… Spinazzola? La scelta di Spalletti di dare spazio a Dimarco come titolare e Biraghi come alternativa fa capire quanto il ragazzo sia in difficoltà. Zalewski? Non mi voglio rassegnare all’idea che sia un bluff. Deve cominciare a dare qualcosa, altrimenti il rischio bluff è concreto…”
Alessandro Vocalelli a Radio Radio: “Possibile che Bove in questa formazione, con tutti questi problemi fisici e infortuni, non venga considerato un giocatore importante?. La partita contro l’Empoli non doveva diventare una rivincita. Sul futuro di Mourinho conteranno molto i risultati. Se sarà una stagione di delusioni, probabilmente le parti si separeranno”.
Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Paredes è una buona riserva. Renato Sanches ti può cambiare la squadra, Paredes, ad oggi, no. L’argentino ha un passo da 0-0. Non ti toglie e non ti aggiunge niente alla squadra. Non è più il giocatore di una volta, ma è un calciatore che va ricondizionato. Quello di prima era un altro giocatore, adesso no. Altrimenti non lo avresti preso. La Roma oscilla tra il quinto e ottavo posto, anche con l’arrivo di Lukaku”.
Gianluca Piacentini a Rete Sport: “Formazione della Roma? C’è un po’ di preoccupazione, di tutti gli infortunati forse solo Dybala me lo immagino titolare contro l’Empoli. Gli altri…boh. Oggi forse sapremo qualcosa…forse, perchè hanno deciso di blindare tutto… Voti alla Roma reparto per reparto? Ai due portieri do 6, ai difensori centrali darei 6,5, agli esterni 6,5, al centrocampo darei 7,5, all’attacco do 8,5. Quindi come media la rosa della Roma è da 7. Le altre? Il Milan anche è da 7, il Napoli da 7,5, l’Inter da 7,5, la Lazio da 6,5, la Juventus è da 7. Il mio pensiero è questo, mi aspetto un andamento del genere in campionato, con Inter e Napoli più avanti e Roma, Milan e Juventus un po’ più dietro… Se domenica contro l’Empoli, punti zero, non dovessi vedere Ndicka in campo e Mancini, pur rischiando una ricaduta, ben sarebbe un caso l’esclusione del francese…”
Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Non farei lo scambio Paredes-Locatelli. Paredes deve avere vicino dei compagni di reparto da poter lanciare in verticale. Se questo meccanismo s’innesta, con i suoi piedi buoni, può fare bene. La Roma, contro l’Empoli, deve vincere, mettendo il risultato al sicuro il prima possibile. La composizione del centrocampo dipende da chi è disponibile. Mi aspetto di vedere l’esordio di Ndicka, con Cristante in mezzo al campo per dare più copertura”.
Fabio Petruzzi a Rete Sport: “Lobotka, Anguissa e Zielinski due anni fa non li avremmo mai scambiati con i centrocampisti che aveva la Roma, poi però Spalletti li fa giocare a pallone e diventano quelli che sono. Il problema è tutto lì. Colpevolizzo Mourinho? Ma è normale, è così, l’ho sempre detto… L’Inter per tutti è la squadra più forte del campionato, ma secondo me la Roma sta là: i giallorossi sono più forti in difesa e in attacco, il problema è sulle fasce, è tutto là…Alla Roma do 7 come rosa, per come è costruita, poi il rendimento può variare anche in base a come la schieri. Io per esempio la schiererei a quattro dietro…”
Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Paredes non è Matić. Se lo si mette in un centrocampo organizzato, è un bel giocatore per il campionato di Serie A. Deve stare bene a livello fisico e, secondo me, giocherà bene quando sarà affiancato da Renato Sanches. Non farei lo scambio Paredes-Locatelli. Contro l’Empoli, Lukaku e Dybala devono giocare perché è una partita che va ammazzata il prima possibile. Ndicka diventerà il titolare della Roma”.
Francesco Oddo Casano a Rete Sport: “L’Inter è complessivamente più forte della Roma. Sulla carta i giallorossi accorciano il gap con le altre solo grazie alla coppia Dybala-Lukaku. Per me la rosa della Roma è da sette…”
Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Dybala e Lukaku rappresentano la grande speranza per la Roma. C’è grande attesa per vederli la prima volta insieme contro l’Empoli. Molto è costruito intorno a loro due. Lukaku ha riacceso il suo motore. Su Renato Sanches sarei un po’ più cauto, perché non sappiamo che problemi ha a livello di infortuni. Secondo me contro l’Empoli, gioca Cristante a centrocampo. Mourinho la Roma tipo ce l’ha già in testa. Solo sulla fascia destra non ha un punto fermo. All’inizio era Kristensen ma ora potrebbe aver cambiato idea”
Roberto Pruzzo a Radio Radio: “La situazione sulle fasce per la Roma è preoccupante. Spinazzola con la nazionale è stato in tribuna per la prima partita, la seconda neanche mi ricordo dove stava e credo che domenica sarà difficile vederlo in campo. Sulla destra, nessuno dei 3 esterni a disposizione mi ha dato un minimo di ritorno. E in un sistema di gioco come quello della Roma, avere mancanze del genere in quella zona di campo può essere un grande problema”.
Angelo Mangiante a Tele Radio Stereo: “Domenica inizia il vero campionato della Roma. Cristante? Non lo toglierei”.
Sandro Sabatini a Radio Radio: “Dipende dagli infortuni il fatto se vedremo o meno la Roma ‘vera’. Renato Sanches, se sta bene, fa parte della Roma ‘vera’. Solo quando la Roma avrà tutti i giocatori a disposizione potremo giudicare e parlare anche di possibili cambi tattici. Ora la Roma non può più sbagliare, deve vincere e convincere contro l’Empoli”.
Mario Corsi a Centro Suono Sport: “Secondo la Gazzetta Lukaku è venuto qua per mettersi in vetrina per poi andare via…è clamoroso. Parliamo di un giornale sportivo, dovrebbe far sognare i tifosi, e invece con la Roma fa l’esatto contrario: la sfonda sempre… Dybala-Lukaku? Si parla solo della coppia dei sogni, ma d’altronde di che vuoi parlare di questi tempi. La mancanza del main sponsor? Il nome di Roma è gigantesco, ma la squadra non ha lasciato segni importanti per ora. Se invece dovesse diventare una squadra che trionfa, cambierebbe tutto, si ritirerebbe fuori la storia, Mourinho con la faccia da Cesare, le truppe dietro…Il marchio di Roma è grande, ma se vinci lo fai diventare abnorme…”
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