Roberto Pruzzo: “Mourinho è un personaggio irraggiungibile, ecco perchè è così invidiato”
Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Speriamo che Mourinho resti ancora a lungo, anche se non so fin quando resterà. C’è una forte spinta per farlo fuori. Roma, però, tranne qualche rara eccezione è pro Mourinho. Tutti i simboli più importanti della Roma, che hanno rappresentato la romanità, sono stati molto attaccati. Il prestito di Zalewski a gennaio è possibile perché di rinnovo non c’è traccia. Il rinnovo di Bove, invece, è vicinissimo”. Zalewski non sta dando quello che Mourinho si aspettava, non solo in campo ma anche con alcuni atteggiamenti. L’avrei venduto quest’estate, ma non c’erano grandi offerte. Ora va rivitalizzato”.
David Rossi a Rete Sport: “Se mi chiedi quale allenatore può arrivare dopo Mourinho e mi dici Conte, io ho già il dubbio che possa essere migliore di Mourinho: sono molto simili, rompe molto di più le palle e ha vinto molto di meno… Però a me sta cosa che lui dice dei romanisti veri…specifica, chi sarebbero i romanisti veri? A me sta cosa non mi piace… Ma avrò visto più partite io degli allenatori o dei giocatori della Roma? Ma sarò più io della Roma di Batistuta? Ma avrò visto più partite io della Roma di Totti e De Rossi? Avrò fatto più trasferte io? Sta storia, da Mourinho in giù, che si sentono legittimati a dare le patenti da tifoso deve finire eh…perchè dopo si perde credibilità…”
Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Gli anti-mourinhisti ci sono. È uno che sposta molto, non ha vie di mezzo. C’è anche molta invidia nei confronti di un personaggio così, fuori da ogni schema, irraggiungibile. La Roma ha il secondo miglior attacco del campionato, a Genova magari è colpa di Mourinho ma poi fa anche quattro gol a Cagliari. Lukaku a Cagliari ha fatto dei gol in cui doveva solo appoggiare il pallone. Vuol dire che ancora la squadra qualcosa crea. Smalling? Ci vorrà comunque un rodaggio. Anche Pellegrini ha giocato poco, sono cose che non si sistemano con la sosta. Dopo un mese di stop ci vogliono altri 15 giorni per una condizione ‘normale’. E il tempo passa”.
Fabio Petruzzi a Rete Sport: “Secondo me se Mourinho dovesse vincere una coppa quest’anno, andrebbe sicuramente via. Chi vorrei al suo posto l’anno prossimo? Non ho dubbi: Antonio Conte. Se non fosse lui, faccio fatica a immaginare qualcun altro. I Friedkin sono persone intelligenti, non metterebbero mai la Roma in mano a una scommessa, non vi preoccupate…A me piacerebbe tantissimo Emery, dovunque è andato ha lasciato il segno…”
Paolo Cosenza a Centro Suono Sport: “Quando si difende a spada tratta qualcuno si ottiene l’effetto opposto, come successo con Pellegrini. Questa cosa di dover dire “quanto sono stati bravi i Friedkin” non è tanto per sostenere loro, ma per attaccare Mourinho. E’ un giochino che la gente ha capito, e che non porta da nessuna parte…”
Lorenzo Pes a Tele Radio Stereo: “Lukaku? Vedere un attaccante a cui basta un pallone in area per fare gol ti cambia tutto. E’ arrivato in una forma stratosferica. E in questo discorso mettiamo dentro anche Belotti: quest’anno ha lavorato bene, ha già fatto cinque gol senza essere un titolare e questo è un segnale importante. Azmoun? Spero di vederlo più spesso, ora senza Dybala è lui il primo cambio in attacco…”
Francesco Oddo Casano a Rete Sport: “Io ho rivisto una squadra vera, con dei limiti di scelte e di qualità, perchè ti mancano dei giocatori importanti, ma sono fiducioso. Io spero che la Roma dopo la pausa riesca a portare a casa un punto con l’Inter, e che batta le altre squadre che può battere… Chi al posto di Mourinho? Se dovessi andare su un giovane, direi Thiago Motta: interessante, bravo, pragmatico. Ma se è vero quello che ha detto Zazzaroni, a me il nome di Flick mi spaventa. Io i tedeschi li eviterei, li ritengo umanamente troppo integralisti, presuntuosi, e potrebbe essere un boomerang dopo Mou. Devi prendere uno che sa conquistarsi la fiducia dell’ambiente…”
Alessio Nardo a Tele Radio Stereo: “La Roma appena riesce a far arrivare la palla a Lukaku finisce per creare un’azione, che spesso si conclude con un suo gol. L’anno scorso era questo il problema, l’inconsistenza totale nei duelli, non si riusciva a tenere una palla, e invece con Lukaku non si perde un pallone e alla fine si arriva sempre in area. La squadra l’anno scorso facevi fatica a creare gioco perchè non aveva un supporto fisico lì davanti, e con Lukaku la palla la tieni e la giochi sempre, e questa fa tutta la differenza del mondo…”
Gianluca Lengua a Radio Radio: “La Roma aveva l’opportunità di fare risultati con le piccole e non l’ha sfruttata. Ora arriveranno gli incontri più difficili. Non so quanto la Roma sia già pronta per affrontare partite di un certo calibro. La Roma ha attraversato un periodo di un mese in cui non era lei. Ora sembra aver ritrovato la retta via e potrebbe fare risultato con squadre più corazzate. È un percorso. Era importante vincere le partite post disfatta di Genova perché altrimenti Mourinho avrebbe fatto una brutta fine. Torneranno diversi elementi, come Smalling, Llorente e forse Renato Sanches. La Roma per la Champions dovrebbe esserci. Credo nella risalita della Roma che è una squadra con un organico da quarto posto ed è stata costruita per questo. Anche Mourinho lo sa, perché conosce gli sforzi che sono stati fatti”.
Federico Nisii a Tele Radio Stereo: “Bove ha la Roma nel cuore e nell’anima. Farebbe di tutto per lei, ma questo non deve diventare confusione tattica. Un po’ come successo con Florenzi in passato. Bove è una mezz’ala e in questo momento è un giocatore preziosissimo per il centrocampo della Roma vista l’assenza di Renato Sanches, per infortunio, e di Cristante, per motivi tattici”.
Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Nei tre anni di Mourinho la Roma ha guadagnato 20 milioni complessivamente dal mercato, non investendo nulla. Quello che ha investito è stato sullo stipendio di alcuni giocatori presi a parametro zero. Non parliamo, però, di investimenti faraonici messi a disposizione di Mourinho, ma è stato un mercato taglia e cuci. Non bisogna sminuire il contributo dei Friedkin, però la maggior parte dei soldi messi sono stati per coprire i buchi economici del passato. Il problema vero di Zalewski è l’involuzione abbastanza clamorosa che sta dimostrando in campo”.
Alessandro Vocalelli a Radio Radio: “Per andare in Champions League bisogna fare 74-75 punti. La Roma per arrivarci dovrà fare 63 punti in 30 partite, ovvero più di 2 punti a partite. Mi sembra tanta roba. Sarebbe una media scudetto, sia per la Roma che per la Lazio. La Roma ha più picchi di qualità con Lukaku e Dybala”.
Gianluca Piacentini a Rete Sport: “Dare patenti di tifosi è sempre sbagliato. In tanti sono cascati in questo errore: Garcia appena arrivato a Roma disse che quelli che fischiavano erano della Lazio…”
Stefano Agresti a Radio Radio: “Il calcio viene vissuto dappertutto allo stesso modo, che a Roma sia impossibile lavorare non è vero. A Milano ci sono quelli pro e contro Inzaghi, a Roma è amplificato perché c’è Mourinho. Lui ha sempre diviso, ha creato dibattito, si lamenta dell’anti-mourinhismo dopo aver inventato il mourinhismo… È lui che lo ha creato. E invece si demonizzare il modo di vivere il calcio a Roma, lo faceva anche Capello che a Madrid veniva chiamato durante la notte in radio”.
Claudio Moroni a Rete Sport: “Ma siamo così sicuri che Mourinho andrà via a fine stagione? Se lui dovesse vincere, siamo così convinti che se ne andrà, o che lo manderanno via? Se vincesse un altra coppa, chiunque arrivasse al suo posto farebbe la fine di Garcia al Napoli del dopo Spalletti… Io penso che i Friedkin andranno su un profilo rotondo, di livello internazionale…”
Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Mourinho, dopo Genova, ha avuto un momento in cui la sua fiducia è stata intaccata, facendo interrogare molti. Si è ripreso, però, subito tutto e tutti con la sua intervista in cui ha parlato di romanismo. L’obiettivo di questa sosta per le nazionali è far svuotare l’infermeria. Iniziano ad essere troppi gli infortuni. Ci sono partite decisive e si inizia a fare un po’ più sul serio. A parte il Milan, la Roma finora non ha avuto squadre irresistibili. C’è una Roma al completo e una Roma senza quei giocatori. Il giocatore più importante da recuperare, oltre a Dybala, è Smalling”.
Nando Orsi a Radio Radio: “Lukaku fa la differenza. Ha fatto 5 gol senza avere rifornimenti eccezionali, a volte se li va proprio a cercare. Capiamo perché Inter e Juve lo volevano. Con Abraham e Belotti al suo posto la Roma aveva quattro-cinque punti in meno. Uno così dove lo trovi? È uno d’area di rigore, quando arriva il pallone la butta dentro”.
Furio Focolari a Radio Radio: “Dybala è un soggetto particolare dal punto di vista fisico, è un fenomeno ma soffre più degli altri. Alla Juve per lo stesso infortunio è stato fuori 80 giorni. L’augurio è che possa comportarsi come gli altri, il rischio che duri di più c’è. C’è il rischio che si irrigidisca un po’ nei muscoli, speriamo non succeda. In ogni caso ci vuole un mese”.
Mario Corsi a Centro Suono Sport: “Il fatto che i Friedkin ci abbiano salvato da quel mostro che è stato Pallotta e i suoi complici non può negarlo nessuno, è un fatto straordinario che ha fatto felice tutta Roma. Ma Mourinho cosa deve pagare? La Roma ha fatto due finali, una vinta e una rubata: erano solo 61 anni che non si vinceva qualcosa in Europa. Se qualcuno poi scambia la Roma per il Real Madrid, allora hanno ragione loro… Il problema della Roma è Mourinho o il FPF? Ditemi voi…”