La Gazzetta dello Sport: “Mago di Oz e pessimo comunicatore, così Mou ha ipnotizzato Roma”
Josè Mourinho ha aggiunto un altro capitolo al suo show permanente. Secondo Giancarlo Dotto sul sito della Gazzetta dello Sport, lo Special One è un uomo che da 30 anni domina il calcio mondiale e che divide la piazza giallorossa tra chi lo ama e chi lo odia. Lui, Josè, nella parte del Mago di Oz, l’Incantatore di Folle, passando per Black Macigno alias Lukaku, detto anche Black Mamba in omaggio a Kobe Bryant.
Le 24 ore dello Special One pre e post Lecce
Sabato nella conferenza stampa, da applausi e pernacchie a scena aperta ha convinto tutti che vincere contro il Lecce, di Baschirotto e Strefezza, sarebbe stata un’impresa. Una roba da titani. Alla lettura delle formazioni ci si è accorti tutti di come Mou aveva di nuovo fregato tutti. Pessime le uscite dello Special One sulle condizioni di Dybala e Sanches e sulla “storia clinica” che avrebbe permesso ai due di giocare nella Roma. Per non dire del linguaggio del corpo e della ormai gag replicata del “quante domande ancora?”. Il portoghese è troppo intelligente per non sapere che in questi casi conta l’effetto e non l’intenzione, disastroso anche il continuo ribadire i limiti tecnici della sua squadra per esaltarne l’empatia. Durante la partita incredibile vedere uno stadio che a cinque minuti della fine continua a sostenere la squadra anche se sotto di un gol quando tutto sembrava un copione già scritto. Con il gol di Romelu Lukaku poi la depressione si è trasformata in orgia con tutti che si sbaciucchiano a cominciare da Mourinho con Houssem Aouar. In quel momento c’è chi è passato dal voler vedere lo Special One il più lontano da Roma a volerlo incatenare in panchina perchè con lui l’Olimpico è un happening a tempo pieno.
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