Roberto Pruzzo: “Juric è stato molto intelligente. Si è affidato ai vecchi per tutelare i nuovi”
David Rossi a Rete Sport: “La Roma ha vinto una bella partita, confortante. Si sta affrontando un momento molto particolare, la società è totalmente vuota. Juric ha voluto tutelare i nuovi e presentare al pubblico la squadra che doveva assumersi le sue responsabilità. E’ stata una formazione più di testa che non di tattica, e le dichiarazioni del tecnico a fine partita mi hanno confermato questa sensazione. E’ stata una vittoria concertata da un vecchio lupo di mare…”
Piero Torri a Radio Manà Manà Sport: “La dottoressa Souloukou lascia macerie, la Roma è stata svuotata della sua anima, ed è questa la sua colpa principale. Se Ghisolfi ora inizierà a parlare? Io non so nemmeno se rimarrà. Però a gennaio qualcosa sul mercato deve essere fatto, penso ad esempio a un attaccante. Ieri mi ha fatto una grande impressione Dovbyk, mi è piaciuto tantissimo…”
Lorenzo Pes a Tele Radio Stereo: “L’addio della Souloukou? I Friedkin hanno rimesso insieme i pezzi, anche attraverso il suo braccio destro che era arrivato a Roma e dialogando con i calciatori, e hanno capito che molte cose che la Souloukou andava raccontando non erano proprio in quel modo. La questione di Zalewski, il caso Dybala, le riunioni fatte con alcuni giocatori e non con altri”.
Stefano Colantuono a Rete Sport: “Successo convincente della Roma, ma il cambio d’allenatore genera sempre scosse positive. Impressionato da Dovbyk: fa gol e sa giocare per la squadra, prestazione molto importante”.
Stefano Agresti a Radio Radio: “Juric ha avuto grande rispetto di De Rossi e si è schierato in modo intelligente a favore della piazza durante la contestazione. I tifosi ora devono guardare avanti ma nella gestione Friedkin tanti nomi si sono alternati dando sensazione di grande instabilità durante questi 4 anni di presidenza: uno entra destinato a restare per molto tempo e poi viene mandato via dopo poco. Mi accodo al fatto che spesso i Friedkin si dice che costruiscano troppi muri e pochi ponti: mettono tanti soldi ma commettono poi tanti errori a livello dirigenziale lasciando solo il tecnico”.
Gianluca Piacentini a Rete Sport: “La Souloukou non si è dimessa, ma è stata dimessa, anche perché aveva il contratto in scadenza…Sulla necessità di ricostruire un organigramma societario non ci sono dubbi, mentre ce ne sono molti di più sulla volontà di farlo, perché io non so se tra un anno staremo qua a parlare di questa proprietà…”
Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Giornata perfetta, è andata nel modo migliore possibile viste le premesse… Juric è stato intelligente a non mettere i nuovi. Secondo me lui ha voluto tutelare i nuovi in una serata che poteva essere molto complicata, si è affidato a quelli di lungo corso. Ne escono bene tutti, la squadra ha giocato bene, non ha fatto cose straordinarie e ne ha tratto beneficio. Ha retto anche il secondo tempo, e questo è un segnale importante. Ora se vinci col Venezia, la classifica prende un’altra fisionomia. E poi succeda quello che deve succedere…”
Checco Oddo Casano a Rete Sport: “Juric sabato ha fatto capire chiaramente che i Friedkin vogliono la Champions, e quest’anno penso che la Roma privilegerà il campionato anziché la coppa. Non mi meraviglierei se giovedì in Europa vedremo le riserve e domenica i titolarissimi… Nella Roma non servirebbe nominare solo un Ceo, servirebbe una persona che ricostruisca tutto: devi prendere un direttore sportivo, un amministratore delegato, un direttore generale, un direttore tecnico, e un uomo per lo stadio…Qua sembra tutto normale, con Juric che non viene nemmeno presentato da Gianni (Castaldi, ndr) come nuovo allenatore, come se non ci fosse stato un cambio in panchina. Sono arrivato a rimpiangere Zanzi, almeno lui ci faceva sorridere…”
Mario Mattioli a Radio Radio: “Sono contento per Dovbyk, mi piace la sua concretezza ed umiltà. Occorre sottolineare che l’Udinese non è scesa proprio in campo, probabilmente è rimasta sul pullman”.
Stefano Carina a Radio Radio: “Che la squadra fosse dalla parte di De Rossi era chiaro. Per me non sono una novità le parole di Juric nel post partita. A me hanno sorpreso molto le sue dichiarazioni su questo argomento. A livello comunicativo è stato perfetto. Ora deve costruirsi il futuro. Lina Souloukou paga tante cose, dal caso Dybala a quello di Zalewski. Anche il rapporto difficile con le istituzioni, sportive e politiche. Alla fine, se iniziamo a sommare i mattoncini, ecco che è venuto fuori questo addio. La Roma è un’anomalia non solo nel calcio italiano, ma mondiale. Il settore dirigenziale è stato praticamente azzerato, con un direttore sportivo che non si è mai presentato. La figura di Ghisolfi è stata così marginale che non capisco cosa potrebbe essergli imputato. Ci sono tante anomalie nella gestione della Roma. La partita è stata bella, pensavo che i giallorossi crollassero. Mi ha sorpreso l’esclusione di Koné. Boniek come CEO? Credo che la soluzione interna sia quella con più chance, quindi la promozione dell’avvocato Vitali oppure del segretario Lombardo”.
Luigi Salomone a Radio Radio: “La Roma è un’ottima squadra e ha speso tanto sul calciomercato. Sicuramente i valori erano destinati, credo anche con De Rossi, a venire fuori. Juric è stato bravo a toccare le corde giuste dei giocatori, perché ieri hanno fatto una partita seria. Il croato ha la stessa fortuna di De Rossi: avere subito un calendario che gli consente di fare punti.
Mario Corsi a Tele Radio Stereo: “Sulla vittoria della Roma ci avrei scommesso, quando va via l’allenatore la squadra fa sempre quadrato. Bella partita, su questo non c’è niente da dire. La società ieri è fuggita tutta, è rimasto solo Juric, fine. I Friedkin sono scappati come conigli… La Souloukou? Tutti sanno che è stata cacciata da un report fatta da Williamson, il braccio destro dei Friedkin. Le hanno accollato la scelta dell’esonero di De Rossi per poi mandare via anche lei. Le minacce alla Souloukou e ai figli? Sapete quante volte succede di essere minacciati? Le abbiamo subite anche noi, ma non è che usciamo di casa coi mitra…il fatto che va via per le minacce è una mera invenzione dei giornali…”