Home Da Trigoria Interviste Boniek:”La Roma sta crescendo, ma non bisogna esaltarsi”.
Interviste - 01/09/2021

Boniek:”La Roma sta crescendo, ma non bisogna esaltarsi”.

L’ex centrocampista della Roma Zibì Boniek, vicepresidente della UEFA, ha parlato all’interno della trasmissione “Crossover”, in onda sulle frequenze di Centro Suono Sport. Queste le sue parole:

Come vede la Roma di Mourinho?
“Era scontato che la Roma passasse il playoff di Conference League, ogni tanto per creare un gruppo si devono ottenere risultati che aiutino a crescere. Mourinho è una figura strapositiva, poi i buoni risultati hanno cementato il gruppo e lo si è visto con i grandi festeggiamenti contro la Salernitana. La Roma sta crescendo, ha un gioco offensivo e gioca molto bene nella metà campo avversaria. Ha vinto una partita problematica contro la Fiorentina, la Salernitana si è difesa ma si è visto che il gol era solo una questione di minuti. Non penso che serva esaltarsi, però vedo qualcosa di positivo in questa Roma. Speriamo che non ci saranno troppi infortuni, non è che abbia molti cambi però la squadra mi piace”.

C’è un rimpianto nel mercato della Roma?
“Era un mercato abbastanza complesso, la Roma ha dei calciatori che sono degli esuberi e non so come sia andata alla fine. Forse serviva un centrocampista basso, poi Veretout dà appoggio in fase offensiva e difensiva. C’è da dire che la Roma ha preso Abraham che può valere 3 volte tanto tra qualche anno, si vede che ha una buona tecnica, lo si vede da come si gira. La squadra deve seguirlo perché è un acquisto molto forte, così come Shomurodov che farà bene. L’anno scorso ha fatto 8 gol con una squadra in difficoltà come il Genoa, ha un buon motore, buona progressione, salta l’uomo. Mourinho ha tante alternative davanti, però non dobbiamo fare l’errore di esaltarsi dopo 4 vittorie, bisogna restare tranquilli. Non so se la Roma abbia detto quale sia l’obiettivo principale, penso sia la qualificazione in Champions League”.

Che impatto avrà Mourinho nella sua seconda avventura in Italia?
“La Roma ha un tecnico nuovo, Fonseca è un ottimo allenatore ma Mourinho è un’altra cosa. Quest’anno lo Special One potrà contare anche sul pubblico e il tifoso della Roma si fa sentire, si sente il calore del pubblico. Mourinho è un uomo eccezionale, intelligente, studia le cose e porta allegria, lo rende unico e speciale appunto. Speriamo bene, non penso che sia diventato un allenatore che non possa vincere, le sue ultime avventure dicono che non siano state un granché, però ha sempre vinto qualcosa e gli auguro di cuore che possa vincere qualcosa a Roma. Per adesso, ha un entusiasmo che ha trasmesso alla squadra ed è una cosa molto molto positiva”.

Cosa possano fare le società per evitare gli “esuberi”?
“Devono essere oculati quando acquistano dei calciatori, non si prendono tanto per fare numero. La giusta misura è quella di comprare giocatori che servono e rinforzare la rosa con il settore giovanile. L’anno scorso abbiamo visto Darboe e Zalewski, possono crescere in fretta poi alla fine il calcio di oggi è comandato dai calciatori. Se rifiuta un trasferimento, non c’è un modo di liberarsene, i contratti vanno rispettati anche se prevale molto il fattore economico, ognuno tira l’acqua al suo mulino. Chi guadagna tanti soldi, vuole anche una buonuscita enorme. Mi viene difficile criticare qualcuno, è un problema di tutti, è una questione di regolamenti”.

Potrebbe tornare alla Roma? Ne ha parlato con i Friedkin?
“Non sono più presidente della Federcalcio polacco, ora sono vicepresidente UEFA ma è un ruolo politico. Ho visto i Friedkin al sorteggio a Istanbul e ci siamo solo salutati, gli ho detto che l’anno prossimo la Roma dovrà essere sorteggiata il giovedì per la Champions League. Sarebbe un piacere tornare alla Roma, non so assolutamente niente, se posso vado a vedere la partita. Seguo tutto il calcio perché il calcio è la mia vita”.

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