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Roma In FM - 15/09/2021

Nando Orsi:”La cena di ieri? Non facciamo passare per meraviglioso una cosa semplice”.

Tony Damascelli a Radio Radio: “Mourinho è abituato all’Inter per il rapporto presidenza-calciatori. Lui capisce un minuto prima quello di cui c’è bisogno. Se ha fatto questo è perché ha capito che era il momento giusto di fare questo gesto.”

Mario Corsi a Centro Suono Sport: “La Roma quest’anno ha trovato equilibri, amalgama e voglia di giocare a pallone. Con equilibrio non parlo solo dal punto di vista tattico, ma anche dal punto di vista del gruppo. Ieri per la prima volta non c’era nessun laziale alla cena della Roma…finalmente tutti romanisti. Quest’anno il tifoso ha una curiosità morbosa nei confronti della squadra, non vede l’ora di vedere la Roma un’altra volta. Se la Roma di Fonseca giocava col CSKA, non c’era tanto entusiasmo all’idea di vederla, invece ora aspetto la partita di domani con un altro spirito. E questo è merito di una persona, che forse sottovalutiamo, ed è Dan Friedkin…”

Furio Focolari a Radio Radio: “Lui cura tutto. Sono cose importanti per la tifoseria e l’ambiente. La squadra ha sempre bisogno di una guida certa. L’inizio di stagione è sotto gli occhi di tutti, hanno vinto tutte le partite. Più di questo non si può chiedere.”

Gianluca Piacentini a Rete Sport: “Io non sono convinto che sia così minima la differenza tra quello che vorrebbe Pellegrini e quello che offre la Roma. Da una parte c’è un calciatore che nel momento più importante della sua carriera, a 25 anni deve firmare il contratto della vita. Se vuole monetizzare, come fanno tutti i calciatori, lo deve fare in questo contratto qui. Pellegrini si da un valore, che è importante. La Roma però non vorrebbe dare uno stipendio troppo alto, perchè quello sarà uno stipendio guida per i prossimi…”

Stefano Agresti a Radio Radio: “Cristante e Veretout non possono giocare tutte le partite, così come Abraham o altri. Devi permettere a tutti di essere in condizione fisica eccellente, altrimenti rischi che quando ti serve qualcuno poi ti entra in campo senza aver mai giocato. La Conference League secondo me non si può sentire, non è una coppa vera, è una coppa a mio avviso senza senso che la Roma deve sfruttare per far giocare chi non gioca mai…”

Andrea Di Carlo a Tele Radio Stereo: “Negli ultimi anni la Roma a un certo punto sembrava lanciata, anche con Fonseca, aveva i suoi protagonisti e le sue storie, poi qualcosa cambiava. La tifoseria però non si sentiva coinvolta per quello che accadeva in campo e c’era sempre la sensazione di rimanerci fregati. Adesso invece con Mourinho è diverso, l’empatia, la simbiosi che sta creando tra campo e spalti, anche con la corsa sotto la Curva Sud, non porterà nessuno a stare male alla prima sconfitta. Sarà un momento di difficoltà da superare tutti insieme. È cambiata la musica intorno alla squadra”.

Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Io non ero portato per stare con la squadra giorno e notte. Credo però che soprattutto all’inizio sia importante conoscersi nel migliore modo possibile. Tutti sono molto concentrati su quello che la Roma deve fare o non fare durante le partite.”

Jacopo Aliprandi a Rete Sport: “Nzonzi continua a rifiutare tutto, e questo è stato uno dei problemi per cui la Roma non è riuscita a prendere un centrocampista. Sarebbe bello poter andare da Nzonzi e chiedere perchè fa così. Perchè, pur sapendo che così resterà fuori a non giocare, preferisce restare qui…”

Mario Mattioli a Radio Radio: “Approvo la scelta di Mourinho di portare la cena a squadra. Nei momenti favorevoli è utile cementare il gruppo per provare a volare. Non so se i Friedkin hanno parlato. Non conosco ancora la voce se non per un “Buonasera” di Dan Friedkin. Iniziativa comunque molto simpatica”.

Nando Orsi a Radio: “Mi sembra una cosa normale quella successa ieri. La fa l’allenatore oppure i giocatori, non facciamo passare per meraviglioso una cosa semplice. Questa è la normalità per un ambiente.”

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