Stadio Roma: per il Pd è Tor Vergata l’area più adeguata.
Sul futuro Stadio della Roma il Pd (o una parte di esso) sembra pronto a “mollare” l’area di Ostiense – Mercati Generali e Gazometro – in favore di Tor Vergata.
A parlare è Massimo De Simoni, già assessore al Bilancio e alle Attività produttive del VII Municipio oggi membro della direzione del Pd Roma e candidato per i Dem e al Campidoglio.
Sgombera subito il campo da qualunque dubbio: “Di questa posizione ne ho già parlato con il partito e l’ho già condivisa con Roberto Gualtieri”, spiega De Simoni intervenendo al programma televisivo “Voci nella Notte” in onda su NSL TV.
La posizione è “nell’area di Tor di Valle quella roba che si voleva fare era troppa. Lo Stadio va fatto in un altro quadrante della città e non incastrarlo in un’area tipo Tor di Valle. Il quadrante di Tor Vergata si trova nel “cono” formato dalla linea A e la linea C della metropolitana, fuori dall’anello del Raccordo Anulare e consentirebbe di non far entrare i pullman dei tifosi dentro la città. Fra l’altro con gli oneri concessori derivanti dalla costruzione dello Stadio, il Comune potrebbe costruire una metropolitana leggera che metterebbe in comunicazione proprio le due linee metro. Lo Stadio lì diventerebbe un’opera straordinaria, potrebbe comunque vivere tutti i giorni anche con la collaborazione dell’Università di Tor Vergata. Questa mia posizione, lo ribadisco, è stata già condivisa con il candidato Sindaco e con il partito”.
L’area di Tor Vergata “esce” ciclicamente fra quelle papabili per lo Stadio, insieme allo Sdo di Pietralata e a Fiumicino. E sulla mobilità di Tor Vergata sono già presenti antichi progetti del Comune e più recenti della Regione Lazio – da finanziare, questi ultimi, con 200 milioni di fondi statali ed europei – per creazione di una metropolitana leggera che unisca Torre Angela sulla metro C con Anagnina sulla metro A passando per il Policlinico e l’Università di Tor Vergata. L’Amministrazione Raggi, poi, ha presentato al Ministero dei Trasporti un progetto di radicale modifica del “trenino giallo”, quello che va dal capolinea Termini/Laziali fino a Giardinetti, che prevede lo spostamento del capolinea di Termini a via Giolitti (praticamente di fonte l’ingresso della Stazione) e l’altro fino a Tor Vergata modificando l’attuale conformazione dei binari da quelli “stretti” adatti al trenino a quelli “ordinari” adatti ai tram con l’acquisto di 50 nuovi tram con livrea gialla da mettere a servizio proprio di questa linea. Si tratta, però, di progetti di lungo periodo ancora in fase embrionale quello regionale e più avanzato quello comunale ma sempre su un arco temporale almeno quinquennale. Contro questa ipotesi c’è la posizione della Roma, ribadita più volte dal CEO, Guido Fienga, di uno Stadio da costruire in zone non periferiche ma semi centrali e per il quale la Roma non debba fare investimenti da centinaia di milioni di euro solo per la mobilità. Per dovere di cronaca, il candidato sindaco dei Dem, Roberto Gualtieri, non ha mai espresso una posizione netta in favore dell’area sulla via Ostiense limitandosi a ricordare come il tema sia delicato e come dovrà essere trattato con la società solo dopo le elezioni per il nuovo Sindaco.