Ecco chi è Gari, il preparatore che cura Spinazzola.
La bella notizia della giornata di ieri è stata senz’altro rivedere Leonardo Spinazzola lavorare sul campo di Trigoria. Un lavoro individuale sulla parte atletica, ma passi avanti importanti per rivederlo a disposizione di Mourinho verso la fine del 2021. E proprio lo Special One ieri lo ha osservato attentamente a pochi metri di distanza per visionare gli esercizi ma anche per far sentire al ragazzo la sua fiducia.
A seguirlo con grande attenzione è il suo preparatore, Stefano Gari. Dall’inizio della riabilitazione non lo ha mai lasciato solo, seguendo ogni step del processo di guarigione dalla lesione del tendine d’Achille e aiutandolo nei primi passi fatti di nuovo in campo. Gari è fisioterapista nato a Civitavecchia nel 1985 con un passato nella nazionale di Judo, poi alla Lazio, al Palermo e al Wolverhampton prima di approdare in giallorosso.
Stefano Gari è fisioterapista ma anche osteopata: anni di studio per unire diverse tecniche che comprendono anche la posturologia e la kinesiologia applicata per raggiungere una strategia lavorativa che integra le conoscenze derivate da diversi modelli di approccio alla salute. La particolarità del metodo vede l’ausilio della termocamera, permettendo di rilevare i vari flussi di calore che si manifestano nelle diverse patologie muscolo-scheletriche. Tale approccio consente di individuare lesioni, tensioni fasciali e problematiche posturali rendendo più precisa e meticolosa la valutazione dell’atleta.
La termografia è un esame che si basa sulla constatazione che diversi processi patologici provocano un aumento della produzione di calore nella regione corporea interessata e sono proprio queste variazioni locali di temperatura che, in forma di radiazioni elettromagnetiche infrarosse, vengono rilevate con la termografia. Su questa tecnica innovativa Gari ha anche scritto un libro: “Diagnosi termica strumentale nel calcio”.
Dopo i problemi della scorsa stagione con i tanti infortuni e le ricadute, Gari è stato comunque confermato nello staff medico della Roma. Molto apprezzato a Trigoria, è stato scelto per seguire con attenzione il recupero di Spinazzola. Ieri era con lui in campo per osservare ogni esercizio svolto senza palla ma che hanno permesso di testare per la prima volta il tendine d’Achille lesionato all’inizio di luglio. I due sono inseparabili al Fulvio Bernardini, ma non solo: qualche settimana fa per staccare la spina e concentrarsi sul recupero sono volati per qualche giorno a Ibiza per lavorare in spiaggia e con un clima migliore rispetto a quello afoso della capitale. Passo dopo passo il recupero sta portando a grandi risultati, rivederlo in campo a Trigoria è il primo dei mini traguardi raggiunti dal terzino e dal suo preparatore.