Mourinho: “A Bodø condizioni difficili, faremo turn over”.
Il tecnico della Roma José Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Bodo/Glimt, gara di Conference League. Queste le sue parole:
Domani ci sarà turnover?
“Sì, la partita sarà dura, in un campo sintetico e con un clima difficile, dopo un viaggio di più di 4 ore e con un calendario pieno. Noi non abbiamo tanti giocatori, alcuni hanno dei problemi fisici e dobbiamo per forza fare qualche rotazione”.
C’è una grande differenza tra il campo con erba sintetica e erba vera?
“La differenza tra i due campi è enorme. Noi comprendiamo le condizioni climatiche che costringono a fare determinate scelte, non sto facendo alcuna critica. Posso dire soltanto che i giocatori con una storia di infortuni alle spalle come Zaniolo e Karsdorp non possiamo rischiarli viste le condizioni del campo. Voglio chiarire che nonostante il campo e il clima, sono felice di essere qui a giocare. Non ho mai giocato in Norvegia, in un posto bellissimo come questo con la gente innamorata del calcio che potrà vivere le emozioni di una bella partita europea. Sono felice di essere qui, spero che vada tutto bene domani”.
Ci sono strascichi dopo gli episodi di Juventus-Roma? Qual è la sua reazione a freddo?
“Dopo la partita con la Juventus abbiamo analizzato la prestazione dei miei giocatori, non ho voluto analizzare quella dell’arbitro. Sono felice che è stato così, perché dopo nella tranquillità dell’analisi postpartita se devo parlare di nuovo dei miei giocatori è soltanto per ripetere quello che ho detto. In questo senso non è una partita da dimenticare, ma da ricordare. C’è stato l’atteggiamento che voglio, per affrontare squadre superiori. Per quanto riguarda l’arbitro sono contento di non aver detto niente e preferisco continuare così. In quel momento lì il focus era sul gol/rigore, ma quando si analizza la partita c’è tanto da dire e io voglio essere concentrato sulla prestazione della mia squadra”.
Aggiornamento sulle condizioni di Zaniolo? Ce la può fare col Napoli?
“Sì, ce la può fare per il Napoli. Zaniolo ha una storia clinica da tenere in considerazione, ha sofferto tanto ed è nella prima stagione dopo la grande sofferenza e quindi dobbiamo rispettare le sue paure, i suoi momenti d’incertezza. Quando è così è meglio riposare e rimanere a casa. Non è bene per un doppio infortunio al crociato giocare in queste condizioni. Vale anche per Karsdorp, dobbiamo proteggere giocatori con questa storia clinica”.
Cambiando così tanto la formazione non nasce il rischio che poi non funzioni in campo?
“I sei punti che abbiamo nel girone con due partite ancora da giocare a Roma ci danno una certa tranquillità, ma voglio giocare domani cercando di dimenticare questa situazione positiva che abbiamo. C’è una partita da giocare, c’è una partita da vincere. Non faremo 11 cambi, ma faremo qualche cambio e abbiamo 5 cambi in partita. In Serie A è il modo di cambiare e io non ho questo privilegio, in conference League ho questo privilegio perché ho giocatori in grado di cambiare la partita. Abbiamo lavorato ieri ed oggi, abbiamo analizzato l’avversario che ha più qualità del CSKA Sofia e dello Zorya, quindi è una partita difficile per noi”.
Hai paura di giocare con queste condizioni climatiche?
“Non ho mai detto questo, il calcio è anche uno sport invernale, sicuramente è più difficile giocare per noi in questa condizone che per gli avversari, ma questo è il calcio. Pensiamo a goderci il match. Sono pronto per questo clima, sono più londinese che portoghese ormai”.
Non è che gli arabi del Newcastle la portano via?
“Non lascio i miei ragazzi per niente, è deciso. Ho firmato per 3 anni e nessuno me li farà lasciare”.
Strano vederla in questa competizione, che effetto le fa?
“Come diceva qualche giocatore quando siamo arrivati, è la conseguenza del campionato che abbiamo fatto lo scorso anno, è il modo di pagare per questo campionato. Ma la verità è che siamo in questa competizione e dobbiamo giocarla con ambizione, serietà e responsabilità. Ovviamente il sogno di tutti è la Champions. Dopo la Champions c’è l’Europa League, dopo ancora c’è questa competizione. Non c’è da piangere, ma da giocare anche in queste circostanze che sono difficile. Ho giocato in condizioni difficili, ma così è nuovo anche per me. Mi sembra impossibile giocare bene, non tanto per il campo artificiale, ma perché c’è un vento impossibile per giocare a calcio. Ma dobbiamo giocare, lottare e portare a casa qualcosa”.
Al di là della classifica, la squadra sta cambiando mentalità e sta crescendo a livello di condizione?
“Inizio a vedere gente preoccupata per questo, anche voi. Vedo preoccupazione. Questa squadra è diventata una famiglia indistruttibile: non c’è sconfitta, non c’è risultato, non c’è gioco io o gioca tu. Inizio a sentire qualche tipo di commento, c’è gente preoccupata. Noi non siamo preoccupati, ma siamo anche felici di quello che stiamo costruendo. Parlavo di famiglia ma posso parlare anche calcisticamente: stiamo costruendo qualcosa che sarà importante. Domani qui sarà un’esperienza diversa. Non nascondo che domani ci saranno tanti cambi perché c’è gente che deve riposare e c’è gente che merita di giocare. È un’esperienza in più per una squadra che ha bisogno di esperienza di vita e di calcio”.
C’è nervosismo intorno alla Roma legata ad alcuni episodi arbitrali. Questa società è abbastanza rispettata e ha abbastanza peso nel calcio italiano?
“Preferisco non commentare ed essere concentrato sul mio, e il mio che posso controllare è il lavoro che facciamo ogni giorno. Dopo la partita con la Juventus ho deciso di non parlare dell’arbitro e dopo aver analizzato la partita con freddezza e tranquillità, che meraviglia che ho deciso di non commentare…Perché la gente si è concentrata solo sul rigor/non rigore o gol/non gol ma c’è tanto dall’inizio della partita fino alla decisione dei 3 minuti. Preferisco così, facciamo crescere la famiglia e la squadra. Non voglio entrare in questo”.
Come pensi che giocherà il Bodo?
“Sempre allo stesso modo. Loro giocano sempre con la stessa organizzazione tattica, hanno il loro modo di difendere e pressare, di giocare e fare transizione. Non posso fare più che analizzare ciò che posso, ho visto le partite di campionato norvegese e le partite europee e cercato di capire i giocatori individualmente e il modo di giocare della squadra. Hanno uno stile di gioco stabile, non penso che cambieranno qualcosa di fondamentale”.