Pioli: “Abbiamo giocato un’ottima partita. Non commento gli episodi arbitrali”
Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha parlato ai microfoni dei cronisti al termine del match contro la Roma, vinto per 1-2. Queste le sue parole.
PIOLI IN CONFERENZA STAMPA
I numeri dicono che nel primo tempo c’è stato un dominio nel primo tempo e sofferenza nel finale, qual è stata la chiave oggi?
“Ci voleva personalità e semplicità e tranquillità nella gestione della palla. Credo che la squadra abbia giocato un’ottima partita in undici contro undici e ha saputo stringere i denti in inferiorità numerica”.
Cosa ha aggiunto questa sera alla carriera di Ibra?
“Zlatan sta meglio, la sua condizione sta migliorando. La sua estate è stata diversa, oggi abbiamo visto un Ibra all’altezza. Ci dà tanto, tutto. Speriamo possa stare bene e darci ancora grandi soddisfazioni”.
Quando è maturata la consapevolezza di poter vincere lo Scudetto?
“Il Milan è una squadra che sta crescendo e vincere questi scontri diretti testimonia che la strada è quella giusta. Le nostre antagoniste sono fortissime e pensare di partita in partita. Dobbiamo vincerne una alla volta”.
L’eccesso di generosità può essere un problema per voi?
“Nel nostro modo di giocare non possiamo non essere intensi o generosi. Magari qualche errore lo facciamo a livello di lucidità, ma ci prendiamo i nostri rischi. Non possiamo pensare di dominare tutta la partita perché i livelli in Serie A si stanno alzando. Oggi le squadre medie ti metto in difficoltà, noi dobbiamo continuare così e pensare gara dopo gara. Ora ci buttiamo in Champions perché quello zero in classifica ci dà fastidio”.
Quale errore non dovrà commettere il Milan quest’anno?
“Nelle ultime sessanta partite di campionato siamo sempre stati tra il primo e il secondo posto, abbiamo avuto un momento di poca continuità tra marzo e febbraio scorso. Quest’anno dobbiamo essere più continui, non conta ora esser primi. Sono contento delle prestazioni, ma dobbiamo mantenere alto il nostro livello di prestazione”.
Quanto è cresciuto il Milan?
“Ora ci conosciamo di più e tutte le esperienze, anche quelle negative ci hanno fatto crescere. Siamo più maturi e sappiamo che i momenti difficili arriveranno”.
PIOLI A MILAN TV
Sulle 10 vittorie nelle prime 11 partite.
“Sono dati importanti. Volevamo continuare questo momento, in 10 abbiamo rischiato qualcosina ma lo spirito della squadra è servito ad affrontare le difficoltà che abbiamo trovato. Bisogna saper interpretare la gara, a volte comandi e a volte subisci l’avversario. Abbiamo messo lo stimolo giusto, l’intervento corretto e la scivolata e abbiamo portato a casa una vittoria importante e sicuramente meritata per quanto fatto 11 contro 11”.
Sulle polemiche arbitrali e l’arbitraggio di Maresca.
“Devo valutare la prestazione della squadra e hanno fatto tutto quello che dovevano fare per personalità, qualità, attenzione e caparbietà. Abbiamo giocato con coraggio e con il giusto approccio e questo è la cosa più importante”.
Sull’espulsione di Theo.
“Sono dispiaciuto per l’espulsione di Theo perché è un giocatore importante e stava recuperando la condizione. Abbiamo fatto fatica in una partita che potevamo gestire meglio a livello di energie anche in vista delle prossime gare. Siamo stati però squadra nei momenti di difficoltà che non è semplice. Questo significa che stiamo diventando una squadra forte”.
PIOLI A DAZN
Grande personalità del Milan, si riconferma anche stasera.
“Giusto aver giocato con personalità e con le nostre idee. Poi è chiaro che gli avversari ci sono, in 11 contro 11 abbiamo giocato un’ottima gara, concedendo qualcosa perché ogni tanto ci prendiamo qualche rischio di troppo. La squadra deve giocare così in queste partite. Viviamo un momento felice e nel calcio non si sa mai quanto può durare. Ora è il momento di essere spavaldi, sono contento della prestazione”.
Episodi arbitrali?
“Nulla, è giusto che valutiate voi. Io cerco di allenare e di farlo nel migliore dei modi. Vedremo le cose positive e quelle che dobbiamo migliorare. Ora la Champions, ci piacerebbe tornare propositivi anche in Champions anche se sappiamo che è difficile”.
Il Milan sa leggere la partita, Bennacer ha offerto una prestazione molto positiva.
“Sì, onestamente ho 4-5 centrocampisti di gran livello. Ho la possibilità di ruotarli. E’ il reparto dove posso far rifiatare qualcuno perché con questi ritmi non è semplice. Bennacer lo conosco bene, ha fatto un’ottima prestazione. So che ha queste caratteristiche e deve continuare a fare così. Ci sono momenti in cui sei padrone, altri in cui devi soffrire. Ci hanno un po’sorpreso con la difesa a 3, poi ci siamo sistemati. L’espulsione di Theo ci ha messo un po’in difficoltà ma è per questo che la vittoria diventa più importante. Per la capacità di stringere i denti e vincere contro un avversario difficilissimo, su un campo difficilissimo”.
Ibra e Kjaer grandi protagonisti. Avete portato tanto anche con i giovani. Un insieme quasi perfetto.
“Come spesso succede tanti meriti sono del club che ha dato continuità a questo progetto con giovani di grande potenziale e giocatori esperti. Lavoriamo insieme da un po’di tempo e iniziamo a conoscerci meglio. Siamo cresciuti, chiaro che siamo solo all’inizio del campionato e basta vedere le partite per capire quante difficoltà ci sono per vincere. A volte ci sono avversari così, qualitativi, altre ci sono squadre che in Europa non hanno mai giocato. Noi dobbiamo continuare con questa mentalità”.
Ibra carico per la situazione ambientale?
“Ibra è sempre carico, poi i campioni si nutrono di questo. Io non sono mai stato un campione ma ero più carico quando giocavo fuori casa e avevo i tifosi contro. Lui è un grande campione e ci sta aiutando a crescere”.
Qual è la cosa che ti rende più orgoglioso? Avete la sensazione di aver raggiunto un livello superiore rispetto a tutte?
“Superiore non lo so, anzi ti assicuro che ci sono squadre fortissime. Avremo il derby tra una settimana e l’Inter rimane per me la più forte. Non credo che la Juve sia fuori dai giochi, ci sono ancora tante partite. La cosa che mi piace di più è che ora siamo più consapevoli, sappiamo che ce la possiamo giocare e che siamo forti. Il salto è soprattutto questo, affrontare queste partite non con la speranza ma con la convinzione”.
Ibra a che punto è?
“Se riesce ad allenarsi come ha fatto ultimamente non potrà che crescere. Stasera l’ho visto più sciolto e più legato con la squadra. Sta crescendo anche Giroud ed è bene che crescano tutti. Bisogna tenere alto il livello se vogliamo tenere alte le ambizioni”.
Il Milan in questo stadio ha festeggiato lo scudetto…
“Sì, ma era la fine del campionato. Queste partite ci danno forza, convinzione e morale. Dobbiamo cavalcare questo momento positivo perché nel calcio ci vuole poco a cambiare momenti. Sono confortato dagli atteggiamenti della squadra anche nelle difficoltà”.