Errori, nervosismo e strascichi: Roma travolta da una realtà spietata
C’erano due possibili modi di affrontare l’ennesimo scontro con una delle squadre in alto in classifica: o speculando, visto che si giocava in trasferta contro una formazione tra le più offensive del campionato per attitudine e stile di gioco, o cercando di sfruttare i tanti assenti della squadra di Pioli, soprattutto in difesa, con una formazione e un assetto più proattivi in grado di battere sulla crepa e provare a rompere le certezze del Milan. José Mourinho ha scelto la seconda via: nonostante Pellegrini fosse al rientro, lo ha schierato intermedio insieme a un quasi attaccante come Mkhitaryan ai lati di Veretout, giocando sulle proprie qualità anziché provare prima di tutto a limitare quelle del Milan.
A dire il vero, quale sarebbe stata la reale entità della proposta giallorossa in realtà non l’abbiamo potuto scoprire, perché gli errori individuali di Abraham e Ibanez hanno immediatamente cambiato l’inerzia della partita girandola in favore dei padroni di casa. Quello che abbiamo potuto vedere è, purtroppo, un copione già visto altre volte: scarsa consistenza offensiva, anche in quel segmento di secondo tempo in cui la pressione era salita, e un nervosismo dovuto a non si sa bene cosa, in un momento in cui la partita era indirizzata ma non ancora compromessa.
La si è definitivamente compromessa nella ripresa, con l’espulsione di Karsdorp originata proprio da un momento di nervosismo del primo tempo, che avrà oltretutto ovvi strascichi futuri, perché l’olandese tra tre giorni non potrà giocare contro la Juventus, così come Mancini, anche lui cacciato nel finale. E la mente non solo torna all’ultima partita in cui l’olandese non c’è stato, quella in cui l’Inter ha maramaldeggiato all’Olimpico, ma anche alle parole di Mourinho, che ha candidamente ammesso come non ci sia praticamente rimedio quando il numero 2 non può occupare la corsia di destra.
Per rimediare a questo è atteso l’arrivo di Maitland-Niles, a questo punto ancora più importante, con Mourinho che dovrà – eventualmente – scegliere se buttare subito nella mischia l’inglese. Il portoghese ha invocato per mesi nuovi arrivi e il caso (?) vuole che del primo ne abbia bisogno ancora prima di quanto preventivabile: in passato Mou non ha esitato a utilizzare giocatori praticamente appena scesi dall’aereo e sembra che dovrà farlo nuovamente almeno per provare a evitare ciò che di cui lui stesso ha parlato.
In ogni caso, difficilmente si poteva pensare a uno scenario peggiore, specie in un pomeriggio che poteva rappresentare un’occasione viste le difficoltà di formazione del Milan. La Roma doveva essere spietata per sfruttarle, invece di spietato c’è solo la realtà: un altro match di alta classifica perso, e perso veramente male.