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News - 08/02/2022

La prova dei 9: Abraham a confronto con Dzeko

Abraham contro Dzeko. Il passato e il presente (e futuro) dell’attacco giallorosso si troveranno questa sera per la prima volta da avversari. Non c’era infatti l’inglese nel match di campionato giocato all’Olimpico lo scorso dicembre: l’ammonizione che gli rifilò Pairetto a Bologna tre giorni prima fu letale e l’ex Chelsea, diffidato, fu costretto a guardare dalla tribuna la gara contro i nerazzurri. Tammy avrà di fronte colui che ha indossato prima di lui la maglia numero 9 della Roma (e che ha ripreso all’Inter, dove si è trasferito lo scorso agosto) per sei anni, dal 2015 al 2021, lasso di tempo nel quale è diventato il terzo miglior marcatore della storia romanista. Abraham è arrivato in giallorosso nell’ultimo mercato estivo, su precisa indicazione di Mourinho, con l’obiettivo di far dimenticare la partenza del bosniaco, reduce comunque da un paio di stagioni sottotono, ma comunque inaspettata.

Rispetto alla prima annata romana di Dzeko, Abraham, a lungo andare, sembra aver sentito meno l’impatto del cambio di Paese e campionato. Il bosniaco era arrivato alla Roma a 29 anni, dal Manchester City, e nel primo anno con la nuova maglia aveva accusato negativamente il cambio di realtà. A fine stagione aveva messo insieme il misero bottino di 10 reti in 39 gare giocate, con Spalletti, subentrato a Garcia a metà stagione, che spesso e volentieri gli preferì il “falso nueve”, relegandolo in panchina. Dal canto suo Abraham, proveniente sempre dalla Premier League, ma dal Chelsea, ad appena 24 anni, ha già messo insieme numeri migliori nell’inizio della sua esperienza: nei primi 6 mesi in giallorosso ha già collezionato 31 presenze, titolare inamovibile per lo Special One, che ha ripagato con 17 reti totali (quindi oltre una ogni due partite).

Tra i due, ad iniziare meglio l’attuale stagione di Serie A era stato sicuramente Edin Dzeko, capace di segnare ben 7 reti nelle prime nove giornate di campionato. Poi però il 35enne bosniaco si è un po’ fermato e nelle successive tredici presenze sono arrivati solamente due sigilli, che hanno portato il totale a 9. Opposto invece il cammino dell’inglese, che aveva messo insieme 4 reti nelle prime 15 giornate di Serie A. Poi, dopo aver saltato proprio la gara contro l’Inter, l’unica in cui non è sceso in campo, nelle otto sfide successive a quella contro i nerazzurri, Abraham ha trovato quella continuità che ha nelle corde, che fa sorridere Mourinho ed esultare i tifosi della Roma, riuscendo a raggiungere la doppia cifra in Serie A in occasione della doppietta segnata contro l’Empoli. E questa sera a San Siro i due numeri 9 si troveranno faccia a faccia, in quella che a tutti gli effetti può essere considerata una sfida nella sfida e a fare da giudice sarà il campo.

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