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Interviste - 20/02/2022

Boni: “Maitland-Niles e Oliveira non fanno la differenza

L’ex calciatore della Roma Loris Boni è intervenuto su Centro Suono Sport all’interno della trasmissione “Bar Forza Lupi”. Queste uno stralcio delle sue parole:

Quali sono i problemi della Roma?
“Premetto che io non sono una persona che ne sa più degli altri, però la delusione è tanta e va analizzata a 360°. C’è tutto un insieme di cose che vanno analizzate, c’è qualcosa che non torna vista la situazione. Mi dispiace parlarne sempre negativamente della Roma, vorrei parlarne positivamente. Da lontano è facile criticare, però sono allenatore, ho giocato con la Roma e vedere certe cose mi fa pensare, c’è qualcosa di illogico, c’è mancanza di competenza nelle scelte, nel fatto che la Roma cresce. È vero che ci sono stati errori arbitrali, però non riesco a capacitarmi come questa squadra possa giocare così, esprimersi così e non mi piace vederla. Mi dispiace dire questo, però vorrei vedere qualcosa da Mourinho, per me si può perdere ma si deve proporre qualcosa. La Roma ha una rosa di 30 giocatori, mi dispiace vederla sotto con una squadra come l’Hellas Verona che mostra un gioco e la Roma soccombe. Ogni volta parliamo delle stesse cose e questo è un problema, è vero che la Roma ha avuto anni di sofferenza, però l’anno scorso avevi 9 punti in più. Il problema sussiste perché la Roma ha dei buoni giocatori, ma devono essere messi in condizione per esprimersi”.

Presentarsi con 5 difensori contro l’Hellas Verona non è un atteggiamento un po’ remissivo?
“La Roma cambia sempre modulo e si va in confusione. Bisogna insistere su un tipo di gioco, se si continua a cambiare è un problema, bisogna portare avanti un tipo modulo. Non ho ancora capito come la Roma giochi, pretendo di vedere un gioco da Mourinho, voglio vedere il gioco della Roma. Le altre squadre corrono senza palla, la Roma corre con la palla tra i piedi e questa è una bella differenza”.

I Primavera della Roma?
“I giovani devono allenarsi con la Prima Squadra per entrare nei meccanismi, se non li porti pienamente nel gruppo non potrai valutarli. Volpato e Bove hanno portato freschezza, i nomi possono anche deludere non è che se prendi un giocatore del Tottenham per esempio allora migliori la squadra”.

Maitland-Niles e Oliveira ti convincono? Hanno rinforzato la rosa?
“Non hanno inciso moltissimo, forse non si sono ancora ambientati. Fanno fatica a captare il tipo di calcio che c’è in Italia, il calcio inglese e portoghese è abbastanza diverso. Se entri in una squadra che non è al top della condizione, non è facile inserirsi. Sono giocatori venuti a completare un organico, non è che fanno la differenza”.

Totti e De Rossi potrebbero tornare utili in questa Roma?
“Sono due figure che spesso hanno diviso la tifoseria per tante cose. Prendiamo, però, il Milan che ha scelto Paolo Maldini per ridare credibilità al club. Maldini quando ha smesso di giocare è stato fischiato, però guardate ora il livello del Milan, ha acquistato buoni giocatori che poi sono diventati importanti. Non conosco Pinto, non voglio parlar male di chi non conosco, però Totti, De Rossi conoscono l’ambiente, conoscono tutto e io, da presidente, li chiamerei subito, farei un tentativo per farli entrare. Lo meriterebbe solo per il passato, poi avrebbero anche le capacità perché conoscono il mondo del calcio. Perché non provare a crescere con chi conosce l’ambiente? Questo è il mio pensiero”.

Il Bodø/Glimt?
“Non ne sono sorpreso perché giocano con tranquillità e hanno un’idea. Speriamo che la Roma non sia nuovamente sorteggiata con loro”.

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