Con Mkhitaryan in gruppo, la linea offensiva è quasi al completo
Quarto giorno della settimana, quarto giocatore recuperato da problemi fisici. La Roma si avvicina alla sfida contro lo Spezia con qualche certezza in più rispetto al turno precedente, quello dei nove assenti. E l’ultimo nome rientrato in gruppo è di quelli altisonanti: si tratta di Henrikh Mkhitaryan, «il più fondamentale» della rosa, come definito recentemente da José Mourinho. L’armeno si va ad aggiungere a El Shaarawy, Zaniolo e Shomurodov, i primi due tornati a lavorare coi compagni già alla ripresa degli allenamenti, l’uzbeko da mercoledì. Praticamente la linea offensiva ricostruita dopo la penuria del match della scorsa settimana col Verona, quando i soli due effettivi a disposizione in attacco erano Abraham e Felix. Situazione capovolta o quasi in vista della trasferta in Liguria, dove a mancare lì davanti sarà soltanto Perez.
Anche in difesa la situazione migliora col rientro di Mancini dal turno di squalifica. Il reparto arretrato dovrà ancora fare a meno dell’infortunato Ibañez (per altre due settimane almeno), ma con tre centrali di ruolo disponibili nessuno sarà costretto a giocare fuori posizione, come accaduto sabato scorso a Karsdorp, che ha sofferto non poco lo spostamento. L’olandese potrà tornare a scorazzare sulla corsia di destra come da abitudine consolidata, mentre dalla parte opposta giocherà uno fra Maitland-Niles e Viña.
Cambierà senz’altro qualcosa in mezzo al campo, dove nell’ultima giornata la coppia formata da Cristante e Oliveira ha mostrato evidenti limiti di dinamismo e velocità di fronte all’intensità avversaria. Lo stesso terzetto formato dal portoghese, Pellegrini e Mkhitaryan nella precedente gara col Sassuolo ha palesato evidenti lacune in fase di contenimento. La soluzione potrebbe essere trovata con l’innesto di Veretout, apparso in ripresa quando è subentrato nella sfida coi gialloblù. D’altra parte la restituzione a Mourinho (anche se dopo le sanzioni del giudice sportivo in panchina al Picco si siederà il suo vice Foti) di un ampio ventaglio di soluzioni dalla cintola in su, può anche indurre a un ritorno al 4-2-3-1. Capitan Pellegrini non è apparso ancora in uno stato di forma ottimale dopo il lungo stop, ma il suo utilizzo non sembra in discussione. Con Micki e Zaniolo di nuovo schierabili – oltre a El Shaarawy e Shomurodov all’occorrenza – il potenziale offensivo torna di livello elevato.