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Interviste - 19/03/2022

Eriksson: “Pensavo che Mourinho potesse lottare per lo scudetto”

Sven Goran Eriksson torna a parlare. Nel corso della storia sono diversi i calciatori che hanno vestito le maglie sia della Roma che della Lazio, ancora meno però sono gli allenatori ad aver fatto lo stesso. Lo svedese è uno di questi, essendo passato prima sulla panchina giallorossa. L’ex ct dell’Inghilterra ha parlato ai microfoni di ‘New Sound Level’, dicendo la sua sul derby, su Mourinho ma non solo.

“È molto speciale, io ho fatto derby in tanti stati europei ma questo derby di Roma è incredibile, è sentito tantissimo tra i tifosi, mi ricordo che qualcuno diceva che se perdeva il derby non andava a lavorare. È impossibile dire chi vincerà perché non conta nulla la classifica, è una festa di calcio fantastica. Immobile può essere l’uomo derby, sicuramente è un giocatore sempre pericoloso ma nel derby qualunque giocatore potrebbe essere decisivo e per questo lo guarderò. Per me andrebbe benissimo un pareggio perché mi sento un po’ romanista ma molto laziale perché in quegli anni abbiamo vinto tanto”.

Cosa è mancato alla sua Roma per vincere un campionato? “Anche nella Roma poteva essere così se Falcao non si fosse rotto il ginocchio, quello fu un dramma per la Roma. Falcao era un grande grande grande campione, fantastico come giocatore e come uomo”.

Cosa pensa di José Mourinho? “Prima di tutto Mourinho lo conosco abbastanza bene, perché quando lui era al Chelsea io ero CT dell’Inghilterra. Lo considero una brava persona e un grandissimo allenatore, ma devo ammettere che sono rimasto sorpreso del suo arrivo alla Roma. La Roma secondo me avrebbe potuto fare tante cose, credevo potesse lottare per lo Scudetto ma non è stato così. Impossibile dire come preparerà la partita domenica”.

E di Maurizio Sarri? “Ma io non conosco lui di persona, ho visto il lavoro che ha fatto in Inghilterra e in Italia, è un allenatore molto serio che vuole giocare un gran bel calcio, chiaramente non è facile perché Milan e inter stanno andando forte, Juve e Napoli anche e la concorrenza è molto grande”.

L’Italia di Mancini, che è stato un suo giocatore ai tempi della Sampdoria, centrerà la qualificazione ai Mondiali? “Roberto è fantastico, campione di Europa con la Nazionale. Che Mancini fosse un grande allenatore lo avevo capito 30 anni fa quando l’ho incontrato la prima volta alla Sampdoria. Un Mondiale senza l’Italia non posso immaginarlo, quindi credo che alla fine l’Italia supererà gli sparegg”.

Cosa pensa della convocazione di Ibrahimovic con la Nazionale svedese? “Se lui si mette a disposizione della squadra secondo me è un giocatore che può essere ancora importantissimo, anche se dovesse cominciare la partita dalla panchina. Lui è il migliore giocatore di sempre della Svezia e può solo aiutare gli altri calciatori”.

La Roma ha pescato il Bodo… “Eh, la Madonna, ancora (ride, ndr). Il Bodo è una squadra molto forte, la migliore squadra della Norvegia”.

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